Anche oggi si è sviluppato un incendio di piccole dimensioni fra Mogoro e Sardara, subito domato, ma il pensiero è ancora rivolto alla grande paura di ieri. 

Un grosso incendio aveva ridotto in cenere un centinaio di ettari nelle  campagne fra San Nicolò d’Arcidano  e Mogoro, bruciando terreni incolti, vigneti, oliveti e stoppie, ma pure  boschetti di eucaliptus.

Il maestrale ha contributo ad alimentare le fiamme e sino a tarda sera si è lavorato per spegnere l’incendio e bonificare il  vasto territorio interessato. Da terra sono intervenute  le squadre  forestali, forestas, vigili del fuoco, barracelli e volontari della Protezione civile. Dall’alto, hanno invece operato tre elicotteri, di cui un Super Puma, tre aerei Canadair.

Spenti gli incendi non si può dire altrettanto delle polemiche. Se ne fa portavoce il sindaco di Mogoro Donato Cau che denuncia come i sindaci talvolta si sentano soli e senza strumenti  adeguati.

«Nessuno ha avvisato - evidenzia il primo cittadino - del fatto che sia stato disattivato il punto di avvistamento a “Cuccurada”, luogo strategico per monitorare tutto un vastissimo territorio sino ad Oristano. Sono convinto infatti -  aggiunge - che se il fuoco fosse stato  avvistato immediatamente gli interventi sarebbero stati più veloci. Vedetta dismessa senza che nessuno ne sapesse alla pari della postazione di Mogoro ubicata presso il centro fieristico.  Attualmente quest’area dell’Oristanese è priva di controllo e questo non va bene».

Anche  il consigliere regionale Emanuele Cera ha scritto a Forestas per segnalare come il territorio non sia abbastanza coperto.   

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