Marghine e Guilcier accomunati da un grande fortissimo dolore. Ora la settimana prossima si aprono momenti di riflessione perchè quanto accaduto non accada più.

Si parte da Macomer dove per il 26 ottobre alle 18, con partenza da piazza Garibaldi, è in programma una fiaccolata. Si concluderà al liceo scientifico con una tavola rotonda con numerosi interventi tra cui quello di Padre Salvatore Morittu. Il 29 a Ghilarza, per l'intera giornata, con incontri dedicati alle scuole e all'intera comunità, arriverà don Ettore Cannavera, mentre per il 31 si sta organizzando con Abbasanta una fiaccolata.

Oggi l'Amministrazione comunale di Ghilarza ha pubblicato una lunga ed accorata nota nota. "È stata, per noi amministratori di Ghilarza, una settimana di silenzio attivo: un frenetico alternarsi di incontri e momenti di riflessione, di tentativi di concentrarsi su ciò che ci circonda per cercare di capire, di dare risposte non affrettate, esperte, meditate, per non scadere nella retorica, per non farsi travolgere dalle emozioni che, ve lo garantiamo, sono tantissime e fortissime per chi, veramente, sente sulla propria persona la responsabilità di una intera comunità. Mai avremmo pensato che, durante il nostro mandato, ci saremmo ritrovati a porgere sincere, addoloratissime condoglianze ad una famiglia che piange il proprio figlio giovanissimo, al quale dei ragazzi del nostro paese hanno tolto la vita con inaudita violenza da sembrare quasi appartenere ad un altro mondo", scrive l'Amministrazione guidata dal sindaco Alessandro Defrassu a Ghilarza.

E prosegue: "Il compito di noi amministratori è trovare la forza e gli strumenti per aiutare i nostri paesi a vivere con vero spirito di comunità partendo da alcuni punti fermi".

Quindi precisano: "La vita di ogni persona ha un valore inestimabile,dobbiamo aiutare chiunque a trovare il proprio posto all'interno della società". Ed ancora "la condanna assoluta di qualsiasi forma di violenza e di utilizzo della forza bruta per risolvere i conflitti".

Gli amministratori osservano: "la responsabilità di gesti tanto gravi supera quella che è possibile sopportare per un singolo essere umano e, pertanto, non può non essere anche collettiva, coinvolgendo al primo posto le istituzioni e le agenzie educative, e subito dopo le nostre singole condotte sociali. Le droghe e tutti i fenomeni di dipendenza ci riguardano molto, troppo, da vicino e, essendo deleterie in particolare per i ragazzi, devono essere sradicati dalle nostre società con tutti i mezzi possibili".

Partendo da questi principi quindi il Comune si attivato "incontrando istituzioni scolastiche, operatori sociali, professionisti del settore educativo, parroci, altri amministratori locali, al fine di organizzare delle attività a supporto di tutte le famiglie, direttamente colpite o meno, degli studenti, dei giovani, di tutte le persone legate ai paesi così duramente colpiti da un evento tanto tragico quanto inaspettato nella sua portata.

Con la consapevolezza che un fatto come quello accaduto coinvolge inesorabilmente tutta la comunità". Dei giorni scorsi un incontro degli amministratori di Ghilarza e Abbasanta con quelli di Macomer.

Alessia Orbana
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