Una famiglia pronta a prendersi cura di lui, coccolarlo e dargli tutto quell'amore che non ha vissuto nei primi mesi della sua vita.

E' una storia doppiamente a lieto fine quella di Libero, il cucciolo di quattro mesi salvato da un giovane di Ghilarza nella zona di Montevecchio. Era dentro una fossa in cemento, denutrito e pieno di paura, destinato a un atroce destino. Ma fortuna ha voluto che il ragazzo ghilarzese quel giorno fosse a pozzo Casargiu e, invece che voltarsi, ha seguito quei lamenti che arrivavano dai vecchi caseggiati e, calandosi con una corda al buio, ha recuperato il cagnolino, con tutta probabilità abbandonato da persone crudeli nella fossa, destinato a una morte certa.

Il destino per Libero, questo il nome che gli è stato dato proprio in ragione della vicenda che l'ha visto protagonista, prevedeva però cose ben diverse.

Dopo essere stato salvato, a metà gennaio, è stato accolto dal canile di Ghilarza. E qui già ha trovato cure e coccole dell'associazione "I miei amici", che gestisce il rifugio nelle campagne ghilarzesi.

Poco più di un mese e per lui si sono aperte altre porte. Una famiglia del Continente l'ha visto sul web e se ne è subito innamorata. Famiglia che oltretutto, sino al momento del contatto con la presidente dell'associazione che gestisce il canile, era totalmente ignara di quanto Libero avesse vissuto.

"Non sapevamo niente di quello che era accaduto quando per la prima volta abbiamo visto la foto di Libero - conferma Ileana Guerini 43 anni -. Solo dopo abbiamo saputo quello che aveva vissuto. È stato sfortunato, quello che gli hanno fatto è cattiveria gratuita, avrebbe avuto una morte davvero brutta. Io amo gli animali e non riesco davvero a capire come si possa arrivare a tanto".

Fortunatamente tutto è passato e ora Libero vive nella sua nuova casa a Parre, in provincia di Bergamo, coccolato da Ileana, il marito e le loro due figlie.

"Desideravamo tanto un cagnolino ma abbiamo preferito aspettare che le bambine crescessero un po' e fossero più responsabili. Libero è arrivato una settima fa con una staffetta. Sono andata a prenderlo a Bergamo: ha fatto un viaggio lunghissimo. In macchina ci ha fatto le feste e poi a casa ha mangiato e si è subito addormentato. Lui è bravissimo, ma si vede che vissuto dei brutti momenti. Ha paura dei luoghi chiusi e bui, dei corridoi e delle scale. Noi lo coccoliamo tantissimo. In casa abbiamo anche due gatti: al momento si ignorano, si guardano a distanza".

Soddisfatta Flavia Carta, presidente dell'associazione "I miei amici". "Sono strafelice, Libero ha trovato una famiglia stupenda e sta dimenticando la brutto esperienza vissuta".
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