Non solo il mare cristallino. Del territorio di Cabras è stato promosso anche l’ambiente, i beni culturali, le tradizioni e le produzioni agroalimentari. Ma soprattutto tutti i progetti che il Comune ha in cantiere: opere sui litorali, interventi sulla mobilità ed efficientamento energetico, informazione turistica e l’educazione ambientale.

L’Area marina protetta del Sinis ha ottenuto da Europarc la riconferma di destinazione europea di turismo sostenibile con il rilascio della Carta Europea del Turismo Sostenibile.

La Federazione Europarc è un’organizzazione con sede in Germania che rappresenta una rete di aree protette nazionali sparse in tutta Europa e che esercita un ruolo sulle politiche turistiche ambientali. Un traguardo di rilievo per Cabras, suggellato a Bruxelles nella sede del Parlamento Europeo, dove si è tenuta la cerimonia di premiazione. Presenti il sindaco Andrea Abis e il direttore del parco Massimo Marras. 

«La conferma di questa certificazione dimostra che stiamo lavorando secondo un orizzonte di straordinarie opportunità che, giorno dopo giorno, stiamo cogliendo - dice Abis - La prospettiva di marketing turistico su cui ora rivolgeremo l’attenzione sarà quella della nascita di una Destination Management Organization - per la destinazione turistica del Sinis. Una grande sfida, fino ad oggi non superata».

Per poter confermare la propria presenza tra le destinazioni riconosciute dalla Carta è stato affrontato un complesso lavoro di analisi consistito nella realizzazione di un Piano delle Azioni che comprende il quinquennio 2023-2027, ben 61.

«Stiamo lavorando senza sosta per fare in modo che la nostra Area marina possa essere sempre più un’opportunità per il territorio - ha affermato il direttore dell’Area Marina Massimo Marras - Crediamo nei progetti che nascono per valorizzare la nostra area di pregio naturalistico riconosciuta a livello internazionale e siamo fieri di ricevere un tale riconoscimento, che ci incoraggia a procedere in questa direzione, in stretta collaborazione con le istituzioni, le imprese e gli operatori turistici locali, al fine di proteggere e valorizzare il patrimonio naturale e culturale». 

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