La minoranza sfida la Giunta oristanese: "Il Consiglio lo convochiamo noi"
Contestata anche l'ultima riunione in cui è stato approvato il bilancioPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"L'emergenza non deve essere un alibi per chi non ha idee per la città". La minoranza che siede sui banchi di Palazzo degli Scolopi va all'attacco e oggi dai gradini del palazzo comunale ha lanciato una sfida alla Giunta Lutzu. "Visto che non ci pensano il presidente del Consiglio, il sindaco o la maggioranza siamo noi a chiedere formalmente la convocazione del Consiglio comunale" ha esordito il capogruppo del Pd Efiso Sanna che insieme alla collega Maria Obinu, all'indipendente Francesco Federico, alla grillina Patrizia Cadau, a Monica Masia (Capitale Oristano) e ad Andrea Riccio (Progres) ha chiesto che l'assemblea venga riunita con una seduta "in presenza" in aula consiliare suggerendo come data utile il 28 maggio alle 18 (in seconda convocazione il 1 giugno).
All'ordine del giorno le 15 mozioni con varie proposte per la fase di ripartenza. "Da troppo tempo il Consiglio è stato esautorato, si evita il confronto e la condivisione tanto sbandierata in campagna elettorale è solo aria fritta" ha aggiunto Sanna. Maria Obinu ha rimarcato che "si continua a mettere il bavaglio a tutto il Consiglio comunale, tutto avviene senza trasparenza - ha detto - La commissione Servizi sociali si è riunita dopo 5 mesi, eppure l'assessorato ha distribuito risorse, facendo fare tutto agli uffici come ha dichiarato l'assessora". Anche Monica Masia non ha nascosto la preoccupazione e le perplessità per "l'atteggiamento di chiusura totale dell'amministrazione che inevitabilmente si riversa sull'attività amministrativa".
Gli esponenti di minoranza hanno contestato l'ultima riunione di Consiglio in cui è stato approvato il Bilancio: "Sono stati bocciati tutti i nostri emendamenti ma non c'è stata alcuna possibilità di discussione". E su quella assemblea è tornato anche il consigliere Francesco Federico che si è focalizzato sul sindaco: "Nella replica alla discussione, il sindaco si è limitato ai ringraziamenti ma non ha dato alcun contributo con il suo intervento". Infine Patrizia Cadau ha evidenziato che "la maggioranza e l'esecutivo non vogliono affrontare il Consiglio comunale paralizzando l'organo istituzionale di maggiore rappresentanza dei cittadini".