La Spiaggia Is Arutas (cioè “le grotte”), formata dallo stesso tipo di sabbia descritta per la Spiaggia Maimoni, è caratterizzata anche dal paesaggio circostante, solitario e di aspetto predesertico. È destinato a mutare, con la costruzione di alcuni villaggi turistici, che si spera debbano essere di piacevole architettura, ombreggiati e nascosti da una folta alberatura, per non alterare completamente questo angolo meraviglioso. Per il resto, sembrerebbe che il Sinis possa rimanere, fortunatamente, pressoché intatto. Il mare, per via del colore candido delle sabbie, tende ad assumere nel bassofondale un particolare colore azzurro carico. Disponibilità di bar e qualche servizio. Natura di eccezionale interesse e bel panorama; di grandi dimensioni; sabbia bianca e dorata, fine, composta in parte dai caratteristici granuli di quarzo vetroso; mare verde-azzurro, profondo; mai affollata, neanche in alta stagione, grazie alla vastità dell’arenile; scarsamente pulita, con presenza di posidonie spiaggiate. Da non perdere.

Is Aruttas - Oristano (archivio L'Unione Sarda)
Is Aruttas - Oristano (archivio L'Unione Sarda)
Is Aruttas - Oristano (archivio L'Unione Sarda)

COME RAGGIUNGERLA – Si raggiunge con due itinerari, uno asfaltato e semplice, uno sterrato, più difficoltoso ma molto interessante. Raggiungere, da Cabras o da San Giovanni di Sinis, il suggestivo villaggio religioso di San Salvatore (citato nella scheda 224), di antica origine. Il bivio, segnalato e ben individuabile che si trova proprio in questo punto, consente di accedere ad una comoda provinciale che, passando nell’entroterra della Penisola del Sinis, porta verso nord; continuare per circa 1,5 km di viaggio, fino al bivio (segnalato e ben individuabile) che introduce alla diramazione verso la costa (sinistra, ovest). In breve (circa 6 km) si raggiunge la spiaggia (con posteggio a pagamento, in alta stagione), formata da numerose lingue di sabbia non vastissime ma molto particolari, che prendono più a nord e più a sud diversi nomi. Continuando invece verso nord sulla provinciale, con un’altra svolta segnalata a sinistra (ovest) si arriva alla spiaggia Mari Ermi, vedi scheda seguente. In alternativa, per chi può utilizzare un’auto adatta (meglio un fuoristrada, e meglio ancora una mountain-bike), conviene seguire l’itinerario proposto all’inizio della scheda 225; non deviare a sinistra (nel tratto sterrato descritto) verso Funtana Meica, ma proseguire nel suggestivo percorso verso nord, che poco dopo scende fino alla costa e prosegue senza mai allontanarsene, per l’intera estensione della penisola, fino alla spiaggia ed al borgo turistico di S’Arena Scoada.

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