Protagonisti speciali nello spettacolo “Gramsci spiegato a mia figlia” portato in scena venerdì 15  novembre alle 10 nel teatro della casa di reclusione “Salvatore Soro” di Oristano.

Insieme al regista e attore Paolo Floris sul palco saliranno infatti 15 detenuti del circuito dell’alta sicurezza, accompagnati dai musicisti Luca Cadeddu Palmas e Pierpaolo Vacca.

Il lavoro è l’esito finale del laboratorio teatrale, diretto da Paolo Floris, “#gramscispiegatoamiafiglialab” svoltosi nel corso del 2024 all’interno del complesso carcerario e che ha visto coinvolti 15 ospiti della struttura frequentanti le classi degli istituti di formazione superiore che operano all’interno: l’istituto tecnico “Lorenzo Mossa” e il liceo artistico “Carlo Contini”.

Il progetto è stato finanziato interamente dall’Associazione “Per Antonio Gramsci” di Ghilarza e dall’Associazione Culturale “Pane e Cioccolata” in collaborazione con i due istituti scolastici e il personale dell’area educativa della struttura. 

«Nel corso dell’attività i ragazzi detenuti hanno avuto modo di conoscere la figura e l’opera di Antonio Gramsci, scoprendone i temi più significativi: l’importanza dello studio e della cultura, la partecipazione attiva alla vita collettiva, i rapporti fra le classi sociali, l’impegno individuale davanti alle ingiustizie, con una conseguente ricaduta positiva in termini di arricchimento e di allargamento degli orizzonti esistenziali e culturali che hanno indotto una riflessione sul loro vissuto e una presa di coscienza e di crescita personale dal punto di vista intellettuale ed etico», sottolinea Paolo Floris. Il tema del carcere come “comunità educante” e del reinserimento sociale dei detenuti è l’obiettivo principale del progetto “Cosa resta di un uomo” che l‘Associazione “Per Antonio Gramsci” e l’Associazione Culturale “Pane e Cioccolata” portano avanti dal 2023 all’interno della casa di reclusione di Oristano e che, in accordo con la struttura, proseguirà nel  2025.

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