La notizia  comunicata nei giorni scorsi  dal  parroco padre Paolo Contini durante le diverse messe, pur  stemperata da  un applauso, ha colto di sorpresa la comunità  parrocchiale ghilarzese. Suor Maria Murgia, superiora  delle suore  cottolenghine di Ghilarza, è  stata trasferita a Bosa dove guiderà  la comunità  della città  della Planargia. Abbandonerà il Guilcier subito dopo Pasqua  per lasciare il posto a suor Giulia Senes, 81 anni, originaria di Bonorva,  che arriva dalla casa madre di Torino, ma è  già conosciuta a Ghilarza per aver prestato la sua opera a metà degli anni’ 70 con i parroci Antonio Loi e Nicola Deriu.

Suor Maria, 87 anni a settembre, originaria di  Villanovafranca, lascia Ghilarza  dopo sei anni. In precedenza la sua missione si era svolta a San Gavino,  Grosseto, Torino,  San Biagio in  Calabria,  Compiano, Perugia, Campegine in Emilia. Andrà a Bosa per coordinare la comunità cottolenghina che gestisce una casa di riposo, oltre ad occuparsi delle attività parrocchiali,  di volontariato e vicinanza a quanti hanno necessità. 

Suor Maria non dimenticherà certo i suoi anni di permanenza al servizio nella famiglia  parrocchiale. «Ghilarza rimarrà sempre in  una parte importante del mio cuore. I poveri, i malati, la catechesi, i bambini e le attività parrocchiali e oratoriali sono stati al centro della mio servizio in questo periodo e ricorderò  tutti e ogni cosa con affetto».

E alla domanda se alla sua età non sarebbe il caso di riposarsi risponde sorridendo: «Sino a quando le forze me lo permetteranno andrò avanti, le suore sono sempre di meno e l’età media  cresce notevolmente». 

In paese le suore sono molto amate per il loro prezioso e silenzioso lavoro in favore dei bisognosi e delle famiglie in difficoltà. Arrivarono a Ghilarza oltre cento anni fa, nel 1919,  per avviare la loro missione. Il 9 maggio 1936 la signora Rosa Sanna Delogu lasciò alle religiose  l'intera struttura di via Matteotti  per poter proseguire l'opera cottolenghina. Fu poi  ampliata con la costruzione del teatrino e del piano superiore. Nel 1978 la missione venne ridimensionata, per il ridotto numero delle suore e venne interrotta  l'attività della casa delle orfanelle, che continuò con l'asilo. 

E a  proposito del Cottolengo, la buona notizia è che la prima parte del recupero dell’edificio sarà completata e inaugurata entro l'inizio della prossima annata catechistica. L’intervento è di circa 700mila euro, possibile con i fondi dell'otto per mille e il cofinanziamento  della stessa parrocchia.  

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