Non si placa la polemica sulla sentenza del Consiglio di Stato che ha dato ragione al Centro Equestre lussurgese ASD Siete Fuentes nella lunga lite giudiziaria contro il Comune. Dopo che il sindaco Diego Loi ha spiegato le scelte dell’amministrazione arriva puntuale la risposta della ASD: «la Sentenza del Consiglio di Stato smentisce le dichiarazioni del sindaco. La Suprema Corte ha respinto il ricorso del Comune, e ha dichiarato nulli i provvedimenti comunali di risoluzione del contratto di concessione e di sgombero del maneggio, confermando la sentenza del Tar Sardegna 2023», precisa il presidente Sebastiano Dessì.

La sentenza: «è chiara, il Comune è stato inadempiente nei confronti della ASD Siete Fuentes per la mancata esecuzione di opere necessarie al completamento e alla manutenzione della struttura, per aver reso il maneggio inutilizzabile per tre anni, e aver vietato all’associazione l’utilizzo dell’acqua per oltre un anno», aggiunge.  Per queste «inadempienze il giudice ha giustificato la sospensione del pagamento del canone da parte dell’associazione. La Siete Fuentes ha effettuato nel maneggio lavori  per oltre 50 mila euro, e alla scadenza del contratto era in condizioni ottimali per essere immediatamente affidato in concessione».

I lavori di manutenzione: «erano considerati necessari dallo stesso Comune che, infatti, li aveva inseriti nel proprio computo metrico, non li ha mai contestati, e ne dovrà rimborsare il valore all’ASD», prosegue Dessì.  La presunta somma di  70 mila euro che l’associazione dovrebbe restituire al Comune «non se ne trova traccia né nella sentenza né nel contratto di concessione».  Sul tempo perso inutilmente nei tribunali «non è stata responsabilità dell’ASD che fin dal 2016 ha tentato ripetutamente la via della bonaria conciliazione che il Comune ha sempre rifiutato di percorrere».

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