Nella giornata nazionale  che la Chiesa  dedica alla  preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi, il parroco della comunità cristiana di Abbasanta, Ghilarza e Norbello, padre Paolo Contini, anche lui vittima di abusi  nel seminario francescano minore di Oristano, affida ad un video comunicato una  riflessione.

Il suo è un messaggio forte,  inviato a tutti i parrocchiani,  misto fra speranza e amarezza, per la sua  sete di giustizia e di verità, rispetto alla vicenda che lo ha colpito in maniera così grave. «Dobbiamo pregare per quanti non ce l’hanno fatta e per i sopravvissuti – afferma il religioso – perché hanno avuto il coraggio di vincere una battaglia e sono diventati più forti rispetto a quanto hanno subito».

Bisogna però chiedere dei fatti concreti, aggiunge, «rispetto a coloro che hanno coperto e  tutelato i pedofili. Nel messaggio che ho ricevuto da chi ha abusato di me»,  ha rivelato  padre Paolo, «mi dice che avrebbe anche  lasciato il sacerdozio, ma chi lo ha seguito gli  ha indicato altre strade e soluzioni. Questa cosa mi  mi ha fatto tremare i polsi. Chi lo ha tutelato  deve avere il coraggio di autodenunciarsi qualsiasi ruolo ricopra e fare un passo indietro».  

«Certe scelte,  evidenzia padre Paolo, «sembrano ignorare le indicazioni di Papa Francesco, che quotidianamente sprona a promuovere la lotta alla pedofilia».

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