Dopo quattro anni di attesa sembra la volta buona per i lavori di ristrutturazione del bocciodromo a Ghilarza. La Giunta guidata dal sindaco Stefano Licheri giovedì ha effettuato l’ennesima variazione al bilancio dopo che è emersa una nuova problematica. E intanto dal circolo bocciofilo Sa Teula la pazienza sta venendo meno. Il presidente Antonio Piras, se a brevissimo non ci saranno fatti concreti, è pronto a rassegnare le dimissioni.

«Dopo aver stanziato 39mila euro dal bilancio per far fronte all’aumento dei prezzi e superare il problema delle due gare andate deserte, giovedì abbiamo dovuto fare un’ulteriore variazione al bilancio – spiega il sindaco -.  Il progettista che segue il progetto ha infatti cambiato regime fiscale  e si è reso necessario variare il quadro economico e prevedere un’ulteriore spesa di 1900 euro. Ora potremo procedere con l’appalto e affidare a breve i lavori. Conto che siano ultimati entro settembre, prima che inizi la stagione delle piogge».

A disposizione dell’Amministrazione oltre ai 39mila euro stanziati nei mesi scorsi, i 98mila euro ottenuti a fine anno, nel 2020, dalla Regione.

«Abbiamo avuto sin troppa pazienza. Ho pregato in tutti i modo di nostri soci di non fare polemica, ma se nel giro di pochissimo tempo i lavori non saranno appaltati rassegnerò le dimissioni e il circolo si prepara ad una grande protesta - afferma il presidente di Sa Teula Antonio Piras -. Nella riunione pubblica del 10 agosto del 2022 l’Amministrazione aveva detto che i lavori sarebbero partiti entro quel novembre e invece sono trascorsi altri due anni e da quattro il bocciodromo è chiuso. Per potersi allenare i nostri atleti sono migrati a Borore e Oristano e ora non sarà semplice ricostruire tutto».

Attualmente una settantina gli scritti al circolo a fronte degli oltre 100 di quattro anni fa.

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