Incastrato perché riconosciuto come autore di un'altra rapina. I carabinieri del Comando provinciale di Oristano questa mattina a Ghilarza hanno notificato un provvedimento cautelare – obbligo di dimora – nei confronti del presunto responsabile del colpo messo a segno nell’ufficio postale di Ula Tirso il 5 giugno del 2024. 

Il malvivente aveva agito nel giorno della festa dell’Arma: aveva fatto irruzione con il volto coperto e, sotto la minaccia di una pistola, si era fatto consegnare 10 mila euro e il cellulare dell’impiegata, per poi darsi alla fuga. 

L’11 dicembre dell’anno prima, però, tre rapinatori avevano svaligiato le poste di Ollastra: erano stati individuati nel luglio successivo grazie alle immagini di videosorveglianza. E quei filmati hanno permesso di stabilire che uno dei fermati avesse movenze e posture del tutto compatibili e “sovrapponibili” con quelli del rapinatore di Ula Tirso.

Inoltre i pantaloni sequestrati allo stesso durante l’arresto, erano identici per tipologia, marca e colore a quelli dell’indagato di Ghilarza. Non solo: l’analisi forense del telefono cellulare sequestrato in quell’occasione aveva restituito riscontri fondamentali sul suo coinvolgimento nella rapina nel piccolo centro del Barigadu. Sono in corso ulteriori indagini volte ad identificare eventuali complici.

(Unioneonline/E.Fr.)

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