Tra manufatti sfondati, macerie abbandonate ed erbacce incolte, altro che eterno riposo. Se la città dei “vivi” non brilla per pulizia e decoro, quella destinata alla sepoltura dei defunti non se la cava meglio. Ad Oristano e nelle frazioni far visita ai propri cari in camposanto significa non solo affrontare il dolore della perdita, ma anche trovarsi di fronte ad uno scempio di noncuranza e disordine. La denuncia è dei consiglieri di minoranza che sull’argomento hanno presentato un’interpellanza al sindaco e alla Giunta. «I cimiteri di Oristano e frazioni versano in uno stato di incuria visibile a tutti, segnalata più volte da diversi consiglieri comunali e da tanti cittadini - afferma il primo firmatario Efisio Sanna, capogruppo di Oristano Più ed ex assessore ai Lavori pubblici con delega ai servizi cimiteriali - anche la parte più recente del cimitero di Oristano, quella denominata San Paolo, è lasciata in condizioni indecorose».

L’ala monumentale

Sterpaglie sui muri perimetrali, rastrelliere arrugginite e vecchia cartellonistica abbandonata accolgono esternamente i visitatori. All’interno, tra i viali in più punti lasciati scoperti da un sottile strato di ghiaia, crescono le erbacce. Nell’ala monumentale la situazione è drammatica. «La parte più antica del cimitero di San Pietro possiede caratteristiche e manufatti di grande interesse sotto il profilo storico, artistico e architettonico che andrebbero rivalutate e meriterebbero una maggiore attenzione», ricorda Sanna. «E invece tombe divelte e cumuli di macerie e avvallamenti rendono perfino pericoloso il passaggio. A fare da contorno, fontanelle con funzionalità ridotta e con un’estetica improponibile - aggiungono Francesca Marchi, Umberto Marcoli, Carla della Volpe (Oristano Più), Maria Obinu, Giuseppe Obinu, Massimiliano Daga (Pd) e Francesco Federico (Oristano Democratica e possibile) - scale vetuste e pericolose, transenne posizionate con carattere d’urgenza e ancora lì dopo moltissimo tempo, servizi igienici fatiscenti e zone destinate alle inumazioni in condizioni precarie».

Nelle frazioni

La situazione non migliora a Silì, Massama, Nuraxinieddu e Donigala. Nell’interpellanza la minoranza chiede di sapere «chi detiene la responsabilità del decoro, della pulizia, della manutenzione e cura del verde dei cimiteri, quali prestazioni deve garantire la Oristano servizi, con quanto personale e con quali costi per il Comune».

«Servono più operai»

Non nega il problema l’assessore ai Lavori Pubblici Simone Prevete che precisa: «La vasta estensione dei presidi cimiteriali, richiederebbe un impiego di forze lavoro, nettamente superiore di quello attualmente in essere. Negli anni passati è stata adottata una politica di espansione delle aree cimiteriali che ha sottratto inevitabilmente delle risorse alla cura del decoro delle stesse». L’esponente dell’esecutivo aggiunge che «per garantire maggiore attenzione alla cura ed al decoro delle aree cimiteriali, è stato nominato il Direttore esecuzione contratto che avrà l’incarico di verificare che il contratto della cura del verde ed i servizi cimiteriali, affidati alla società Oristano Servizi, venga rispettato scrupolosamente».

Marianna Guarna

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