Fine delle procedure tecniche, ora la parola passerà alla Regione e poi si potrà coltivare.

Durante il Consiglio comunale del 22 dicembre il Comune di Cabras ha approvato la delibera con la quale vengono date in concessione le terre civiche ai trentasette beneficiari, portando a termine l’iter della procedura pubblica avviata nel mese di aprile scorso. Presente alla votazione la sola maggioranza, la minoranza con i consiglieri Efisio Trincas e Antonello Manca ha abbandonato l’aula.

Il Comune ha raggiunto l’obiettivo di concedere 170 ettari di aree civiche, che si sono liberate negli anni, rivolgendo grande attenzione ai giovani imprenditori agricoli di età compresa tra i diciotto e quarant’anni e a coloro che non possedevano già altre concessioni. Tra i criteri di assegnazione particolare importanza é stata data alla logica dell’accorpamento agricolo, prevedendo un punteggio maggiore per chi fosse nella disponibilità di terreni confinanti a quelli messi a bando.

Ulteriore criterio premiante è stato associato alla tipologia colturale prescelta, prevedendo un punteggio superiore per gli impianti di olivo, vite o frutteto. Tra i beneficiari del bando tredici giovani agricoltori, tre agricoltori per la prima volta concessionari e per la prima volta anche un cittadino non agricoltore.

Grande soddisfazione dell’assessora delegata agli Usi Civici Alessandra Pinna: «Si è trattato di un procedimento molto complesso che ha segnato una svolta nella gestione di questa materia - ha dichiarato - poiché è la prima volta che si procede in questi termini per la gestione delle terre civiche. Diversi imprenditori agricoli, e tra questi molti giovani, potranno avere un vero e proprio supporto allo svolgimento della propria attività e crescita imprenditoriale».

«La strada è quella giusta - ha dichiarato il Sindaco Abis - è la prima volta che le concessioni ordinarie hanno una durata pluriennale. In questo modo è possibile per il mondo agricolo fare una programmazione adeguata anche ai cicli di finanziamento del sistema agricolo nazionale».

A seguito dell’approvazione in Consiglio Comunale della delibera, è adesso necessario provvedere al riconoscimento della riserva di esercizio mediante la presentazione di apposita istanza al Servizio territorio rurale, agro-ambiente e infrastrutture della Direzione Generale dell’Agricoltura e Riforma Agro-Pastorale da parte del Comune.

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