A poco più di 40 giorni dalla presentazione delle liste per il rinnovo del Consiglio comunale bosano, si fa sempre più intenso il lavoro e si moltiplicano gli incontri delle forze politiche cittadine per definire il quadro dei raggruppamenti che si presenteranno al giudizio degli elettori.  Appuntamento che riveste una certa importanza, considerato che dei quattro centri dove si andrà alle urne l’8 e 9 giugno,  Bosa è quello più popoloso dell’oristanese.

A differenza di 5 anni fa quando furono presentate quattro liste, la sensazione è che stavolta la partita possa essere giocata solo dai due classici schieramenti di centrodestra-sardista è centrosinistra- Campo largo. Ovviamente la curiosità e l’attesa maggiore è quella per conoscere i candidati alla carica di sindaco. Sono diversi i nomi che circolano sia da una parte che dall'altra e, ovviamente, le diplomazie cercano di comprendere quale figura è la  più adatta per fare sintesi sulle diverse proposte.

Se il centrodestra andasse unito, ovviamente non sono accreditati di un grande appeal i nomi del sindaco uscente Piero Casula, ma neppure quello della consigliera comunale di  Fratelli d'Italia Rosalia Acca,  avversari alle scorse elezioni e che  in questo mandato hanno avuto molti e animati scontri dentro e fuori dall'aula. Le loro candidature potrebbero però ritornare in corsa e spese, nel caso la coalizione non dovesse chiudere l’intesa.  Confermato in Consiglio regionale ma all'opposizione, potrebbe essere tentato però  di candidarsi alla carica di sindaco anche. E’ solo una ipotesi, ma nessuno la esclude a priori. 

Considerato poi  che le dichiarazioni di alcuni autorevoli esponenti della maggioranza uscente come quella dell’assessore e segretario sardista Guglielmo Macchiavello, hanno messo in luce il fatto che il centrodestra unito dovrebbe comunque ripartire da quanto lasciato in eredità dagli attuali  amministratori, uno che potrebbe mettere tutti d'accordo è il vicesindaco Federico Ledda. Alla fine, si dice,  potrebbe essere valida pure l'opzione per  un “esterno” di area e in questo caso, tra gli altri,  circola con insistenza  il nome  dell'ingegner Giuseppe Ibba, che avrebbe il vantaggio di non aver mai avuto esperienze politiche precedenti.

Nelle file del centrosinistra, che nel 2019 non ha presentato una propria lista,  i nomi che si fanno con maggiore insistenza solo invece  quelli di Elena Chessa, medico ospedaliero e candidata alle ultime elezioni regionali con i 5 stelle e reduce da  un buon successo elettorale. Non da meno è anchequello  del già sindaco Luigi Mastino che ha amministrato la città dal 2014 al 0219.  Come sempre, nelle fasi pre elettorali, viene fatto anche  il nome del fratello Attilio, già rettore dell'università di Sassari, che però ha sempre affermato di non essere interessato.  

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