Indietro tutta per la presidenza del Consiglio comunale di Bosa. Almeno per questo mandato  amministrativo,  l’assemblea civica cittadina non  potrà  più avere il suo   presidente.  Vincenzo Pinna,  eletto  appena tre mesi fa, continuerà, giocoforza,  a svolgere solo il ruolo di consigliere comunale.

A stabilirlo è stato l’assessorato regionale agli Enti locali  che ha risposto al quesito posto dall’amministrazione comunale, che di fatto dà ragione ai gruppi di minoranza guidati da Alessandro Campus e Giuseppe Ibba. Al momento del voto, legge alla mano,  avevano chiesto infatti  che non si procedesse alle elezioni del presidente in quanto questa poteva avvenire soltanto dalla prossimo mandato elettorale e dunque da ritenersi non  valida. 

La prima conseguenza è  che martedì prossimo  18 febbraio durante il Consiglio comunale verrà annullata la delibera dell’elezione.

Il sindaco Alfonso Marras, impegnato  nel congresso provinciale di Forza Italia, ha rimandato  una sua comunicazione sulla  questione. 

Parla invece l’opposizione, che dal punto di vista politico incassa un risultato indubbiamente molto importante. Non sono sono  teneri allora  i giudizi  nei confronti della maggioranza che sostiene il sindaco  Marras.  «La Regione – evidenzia Alessandro Campus -  si è conformata, come si immaginava, all'orientamento nazionale che non consente l'elezione del presidente se non alla prossima consiliatura».

«In tal senso – aggiunge Campus -  è da sottolineare che nel Consiglio comunale del 3 dicembre 2024, prima di procedere all'elezione del presidente, avevo chiesto, con la minoranza, il rinvio della discussione visto l'orientamento conosciuto da tutti gli addetti del settore al fine di attendere, perlomeno, un parere dell'assessorato agli Enti Locali.  Nonostante ciò la maggioranza aveva deciso di procedere alla elezione, causando quello che è poi successo». 

Il consigliere Giuseppe Ibba mette invece  l’accento sulle problematiche che hanno  causato la mancata approvazione del bilancio. «Per quasi 3 mesi - fa notare- la  città non ha visto  riunire il Consiglio comunale per deliberare qualsivoglia provvedimento. Ma soprattutto non ha, ad oggi, ancora un bilancio di previsione approvato, con i chiari problemi che ne derivano per tutti, in primis i cittadini. Questo episodio è un fatto indicativo del modus operandi di questa amministrazione nell'affrontare le varie problematiche che di volta in volta incontra,  non ascoltando presuntuosamente le minoranze».

E poi  una stoccata verso chi, avrebbe dovuto vigilare e consigliare gli amministratori. «Le proposte di delibera – affermano Campus e Ibba -  devono essere approfondite in maniera seria e competente da parte di chi è preposto a farlo».

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