Il sindaco Piero Casula non ci sta e, chiamato in causa  rispetto ad alcune problematiche che a Bosa  fanno discutere, si difende e contrattacca.

«La  richiesta di convocazione del Consiglio da parte della minoranza è fuori luogo - evidenzia Casula – perché la  delibera di indirizzi per l’affidamento delle attività di riscossione coattiva, si  è  deciso il rinvio per dar modo alla Giunta e all’ufficio di trovare la miglior soluzione possibile. Argomento dunque proposto dalla maggioranza e non si comprende la richiesta dell’opposizione, forse poco attenta ai lavori dell’ultimo consiglio comunale. A breve ci sarà un nuovo consiglio per votare una delibera che consentirà di individuare il soggetto esterno con le migliori garanzie per Comune e cittadini».

Il sindaco interviene poi  sulle tariffe della Tari. «A seguito di una verifica sul documento presentato dalla Econord – spiega - la Giunta ha chiesto alla responsabile di approfondire l’argomento in quanto erano presenti voci di spesa da verificare. La stessa  ha proposto il rinvio della delibera al prossimo consiglio comunale».

Sulla questione  del suolo pubblico in  Piazza IV Novembre, diventata una vera e propria disputa con la famiglia Moino, Casula cerca di smorzare i toni.  «La Giunta ha chiesto alla responsabile di rendere l’area frazionabile, cosa che naturalmente presuppone il rilascio di più autorizzazioni fino al raggiungimento della superficie disponibile. Di fatto chi chiederà 30 mq. per 31 giorni, pagherà 15 mq. con una tariffa di € 0,90/mq al giorno. Siamo in attesa della predisposizione della delibera in tal senso da parte degli uffici competenti».

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