«Quei bus sono diventati  ormai un vero incubo e ci stanno rovinando l’esistenza».  La denuncia, l’ennesima, arriva dagli  abitanti  di via Azuni a Bosa, che lamentano una situazione sempre più insostenibile per il passaggio giornaliero e la  sosta di almeno 50 autobus dell’Arst, che transitano dalle 4.30 del mattino fino all’una di notte.

«Il tutto – afferma Flavia Sommo -   si accentua ora nel periodo estivo, con le alte temperature che ci costringono a tenere le finestre chiuse sia  per la vibrazione dei mezzi, come  per gli odori del gas di scarico».

Esasperati, hanno scritto l’ennesima lettera  di protesta al garante dei diritti del cittadino, al sindaco, al servizio  di igiene pubblica e a ai consiglieri comunali.

«Con l'arrivo di più autobus tutti in fila e altri mezzi  a due e quattro ruote - dice Giusy Zanza-  nella via si forma una coda interminabile,  automobilisti spazientiti che suonano e sorpassano, passando sopra il marciapiede,con il rischio che vengano  travolti  i pedoni e quanti devono accedere agli appartamenti».

In Comune ben conoscono il problema segnalato. «È da trent'anni che esiste quel punto di fermata in  via Azuni – spiega il sindaco Piero Casula- quindi capiamo le giuste lamentele dei cittadini, ma al momento non esiste una soluzione diversa che dipenda da noi. Abbiamo proposto all'Arst – aggiunge Casula - lo spostamento del punto di sosta in un’altra piazza meno centrale che avrebbe consentito uno snellimento del traffico, ma  il percorso si allungherebbe, con un aumento di costi importante, che in questo momento di tagli non si possono permettere. Servirebbe una autorizzazione dell’assessorato regionale ai trasporti. Quel punto di sosta – prosegue Casula - è indispensabile per il traffico verso Montresta, Villanova ed Alghero, mentre in inverno lo utilizzano gli studenti che frequentano il convitto dell’Istituto superiore. A breve partirà la segnaletica dei nuovi stalli, raddoppieremo i controlli, e cercheremo di  responsabilizzare maggiormente gli autisti  a  non tenere accesi gli autobus a lungo».

I residenti confermano però la loro richiesta; «Chiediamo con  estrema urgenza – insiste Giusy Zanza -  che si prendano i dovuti provvedimenti per la salute e il benessere delle persone, con lo spostamento in piazza Kennedy, come promesso, del  punto di fermata. Il Comune deve insistere con Arst e Regione perché questo avvenga».

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