Boom di presenze al parco archeologico a Santa Cristina
Con 75.000 visitatori anche quest’anno, eguaglia i risultati del 2023 e 2024Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
È boom di presenze al parco archeologico di Santa Cristina. La ricetta? Una buona campagna di marketing, ma come testimoniano gli altri operatori dell’Alto oristanese fondamentale è fare rete. E anche gli eventi ad hoc costituiscono un buon richiamo. Mentre la Sardegna affronta nel 2025 i primi segnali di contrazione turistica (-5% di presenze, secondo le stime di Sardegna Statistica), il Parco Archeologico di Santa Cristina mantiene il suo trend positivo.
Con 75.000 visitatori anche quest’anno, eguaglia i risultati del 2023 e 2024. «Il merito di questa tenuta», spiega Massimo Muscas, presidente della Archeotour, «è una strategia integrata avviata nel 2019 con l’agenzia Limonemarketing, che ha rivoluzionato la visibilità del parco. Prima del 2019 viaggiava su una media di 40.000 visitatori annui, dato stabile da trent’anni. Poi l’approccio digitale ha innescato una crescita costante: 52.000 presenze nel 2019, 35.000 nel 2020-2021 (con aperture limitate a 6 mesi l’anno), 63.000 nel 2022, fino al record di 75.000 nel 2023-2025. Gli eventi culturali aiutano, ma incidono per non più di 1.000-2.000 visitatori. Il vero volano è stato il digital marketing».
E a Paulilatino c’è un’altra realtà che, seppur di recente apertura, ha un trend più che positivo. È il giardino sensoriale Bivi che, da qualche mese, vede proporre anche il percorso safari. Tra marzo e luglio 2024 le presenze sono state 7.500. Quest’anno (e con gli svincoli chiusi), circa 9.000. Antonello Deiola, titolare con la compagna, afferma: «Fare rete è fondamentale per la crescita delle imprese e il conseguente sviluppo del territorio specialmente come quello della nostra provincia, ancora povero di strutture e infrastrutture che possano attirare grandi numeri. Inoltre nella nostra provincia manca un coordinamento del prodotto turistico globale che consenta di aumentare i flussi turistici e promuovere brand come prodotto unico sui mercati nazionali ed internazionali. Per poter allungare la stagione è necessario investire in nuovi progetti. Con la nostra nuova attrattiva ed una cura sempre maggiore ai servizi, abbiamo registrato nei mesi di maggio giugno e luglio 2025 un +22% di presenze delle quali 82% stranieri in prevalenza europei».
Bene anche i siti gestiti dalla coop Forum Traiani a Fordongianus, con un leggero calo rispetto al 2024. Da gennaio a luglio a visitare le antiche terme romane e la casa aragonese dono stati in 5.369, 3.995 per i bagni termali e 499 per la chiesa di San Lussorio. Molti i tedeschi e i francesi. Pina Vacca, presidente della Forum Traiani spiega: «È un risultato positivo considerato il gran caldo che per un po' non ci ha dato tregua e sicuramente importanti gli eventi organizzati dal Comune in occasione del Simposio di scultura e di Dromos e il Festival organizzato dalla Pro loco e Dromos. Confidiamo in un buon agosto, la riapertura del grand'hotel dopo la pausa di luglio è sicuramente fonte di visitatori». Non disponibili i dati per il sito archeologico di Losa, ma il presidente della coop Paleotur che lo gestisce, Dario Vinci, afferma: «Ormai da anni puntiamo sugli eventi estivi perché riscontriamo una partecipazione di turisti e anche residenti e questo ci aiuta ad incrementare il numero di presenze. A luglio quest’anno abbiamo registrato un calo come in tutta la Sardegna centrale».