Dovrebbe svolgersi nelle prossime ore in videoconferenza, nel carcere di Uta, l'interrogatorio di garanzia di M.O., la 54enne di Bonarcado accusata di truffa continuata, minacce ed estorsione, nei confronti di un sacerdote di 78 anni della Diocesi Arborense.

L'indagine coordinata dalla procura di Oristano ha accertato che la donna si è fatta consegnare con abili raggiri, in oltre due anni, circa 500mila euro. L'arresto ha destato soprattutto incredulità nel centro del Montiferru. "Siamo rimasti sopresi in tanti - commenta il sindaco Francesco Pinna - in particolare della cospicua cifra emersa dalle indagini. In passato il Comune, attraverso i servizi sociali, aveva concesso il reddito di inserimento sociale alla sua famiglia, a conferma delle gravi difficoltà economiche". Dagli accertamenti dei carabinieri del reparto operativo di Oristano, è emerso che il sacerdote avrebbe versato il denaro dopo essere stato convinto dalla donna a gestire una parte del suo patrimonio, messo a rischio dalla separazione. Buona parte del denaro è stata poi estorta al religioso con minacce e ricatti. L'arrestata ha attualmente in corso anche un processo, sempre per truffa, nell'ambito di un'altra indagine condotta dai carabinieri di Ghilarza.
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