Procede il processo che vede uno contro l’altra il padre e la madre di una bimba, l’uno residente nel Lazio, l’altra nell’Oristanese, tra tutela contesa e reciproche accuse. 

La donna, in particolare, deve rispondere di sottrazione di minore per aver portato la piccola in Sardegna evitando il ricongiungimento con il papà; il secondo invece di lesioni.

Oggi, in tribunale a Oristano, è stata sentita la mamma, difesa dall'avvocato Cristina Puddu, che ha risposto alle domande di giudice e pubblico ministero in merito agli episodi a lei contestati.

“La mia assistita - riferisce Puddu - ha risposto a tutte le domande, spiegando che ogni volta il marito veniva avvisato per tempo dell'impossibilità di poter portare la bambina in Lazio fornendo anche le motivazioni degli impedimenti".

Durante l’udienza, la mamma ha anche raccontato di aver avuto paura per quegli incontri con l'ex marito a causa di precedenti episodi di maltrattamenti: aveva chiesto, infatti, che i colloqui avvenissero in luoghi protetti, arrivando ad autodenunciarsi per la sottrazione della figlia.

Il processo è stato aggiornato al prossimo 7 giugno.

(Unioneonline/l.f.)

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