Un tempo si organizzava una grande festa tra balli in piazza, processioni con i gruppi folk presenti da tutta l'Isola, degustazioni e musica. Da diversi anni invece a Baratili San Pietro la festa del patrono si è spenta. Ma ora si cambia. Da pochi giorni è nato un comitato aperto a tutti. In sostanza possono chiedere di far parte del gruppo tutti i cittadini indipendentemente dall'età, come anche quelli che abitano in altri paesi.

L'obiettivo è solo uno: organizzare la festa del patrono coinvolgendo nuovamente tutta la comunità, e quindi non far morire l'evento religioso e civile che da sempre unisce il paese. A Baratili San Pietro per tradizione ha sempre organizzato la festa del patrono, San Pietro Martire, che si festeggia il 29 giugno, un comitato formato dagli appartenenti alla leva che in quell'anno compie i 50 anni. Ma negli ultimi anni non è andata così.

L'ultima leva che ha formato un comitato è stata quella dei nati nel 1970 che però non hanno potuto organizzare la festa a causa del Covid. Dopo di allora nessuno ha più formato comitati. Ora hanno formato un comitato i nati nel 1974.

Del Comitato fa parte anche monsignor Roberto Caria, parroco di Santa Giusta e vicario generale della Diocesi. Pochi giorni fa è stata eletta anche la presidente, è Tania Cuccu.

«Per ora siamo in trenta - racconta - ma il nostro obiettivo è crescere ancora tanto. Più siamo meglio è. Il nostro obiettivo è quello di organizzare la festa come si faceva tanti anni fa. Vogliamo rinvigorire il nostro paese, divertendoci ovviamente. Chiunque vuole dedicare del tempo a questo nuovo progetto può unirsi a noi. Ora inizieremo a riunirci tutti assieme per mettere in piedi un programma. La nostra festa non deve morire. Sarà la festa del paese organizzata dal paese».

Il comitato organizzerà anche i festeggiamenti in onore a San Salvatore, a settembre. 

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