Abbasanta. Lettera del sindaco di Abbasanta, Stefano Sanna, ai cittadini sulle problematiche legate alla fornitura dell'acqua potabile.

Lo scritto inizia con le scuse per i disagi che la mancanza d'acqua ha procurato in queste settimane. "Non si tratta purtroppo di mal funzionamento degli impianti o di cattiva gestione degli stessi. Ci troviamo invece coinvolti in una imponente crisi idrica che riguarda il territorio, la Sardegna e l'Italia più in generale", spiega il sindaco.

Informa quindi la cittadinanza dei passaggi fatti in questo periodo, dei costanti rapporti con i responsabili di Abbanoa, dell'adozione delle delibera con cui di dichiara lo stato di calamità naturale per siccità.

Il primo cittadino ricorda anche l'ordinanza firmata ad inizio agosto con la quale venivano date disposizioni per l'uso consapevole dell'acqua potabile, evitando sprechi che porterebbero ad ulteriori razionamenti.

"Si auspica - scrive Sanna agli abbasantesi - la riduzione dei consumi per scongiurare il ricorso ad ulteriori razionamenti da parte del Gestore unico Abbanoa limitando il prelievo ed il consumo dell'acqua derivata dal pubblico acquedotto agli stretti bisogni igienico-sanitari e domestici".

Vietato quindi utilizzare l'acqua per lavare piazzali e vialetti, riempire piscine, innaffiare orti, prati e giardini, lavare veicoli. "Le scorte d'acqua nelle riserve idriche sono notevolmente diminuite e la pressione della rete non può più essere garantita come prima. Si stanno svolgendo in questi giorni lavori di perforazione di nuovi pozzi nell'area provinciale per reperire risorse idriche aggiuntive da immettere nella rete di distribuzione e anche noi ad Abbasanta stiamo svolgendo alcune attività per integrare con l'uso di nuovi pozzi la dotazione idrica", precisa il primo cittadino.

E poi prosegue col ribadire la raccomandazione di non sprecare l'acqua. "Chi ne avesse la possibilità - prosegue il sindaco - potrà dotarsi di deposito di accumulo con autoclave per la messa in pressione della rete domestica". Stefano Sanna chiude la lettera sottolineando come una crisi di siccità così grave non si ricordava da molti decenni e chiede quindi collaborazione e comprensione alle famiglie.
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