Niente luminarie per le festività natalizie, i ghilarzesi troveranno però sotto l’albero l’illuminazione garantita per tutto il paese. Giusto il tempo delle festività natalizie.

Dall’8 dicembre a Ghilarza saranno accesi tutti i lampioni ma, passata l’Epifania, il Comune provvederà nuovamente a ridurre i punti accesi per risparmiare sul caro energia. È questa la scelta dell’Amministrazione guidata dal sindaco Stefano Licheri. «Abbiamo deciso di non sistemare le luminarie ma di garantire l’illuminazione in tutte le vie dell’abitato nel periodo delle festività. Una volta concluse procederemo nuovamente con l’alternare l’accensione dei lampioni, compresa la zona del centro storico. In questo caso si procederà a svitare manualmente le lampade visto che non in tutte le zone del paese è possibile procedere selezionando l’accensione alternata dei lampioni», chiarisce il sindaco.

La risposta arriva dopo l’ennesima protesta - stavolta in Consiglio - sulla scelta portata avanti dall’esecutivo di ridurre il numero dei lampioni accesi per contrastare i rincari energetici.

Tante le lamentele dei cittadini. In aula la minoranza, una volta esaminata la ratifica di alcune variazioni al bilancio, è intervenuta con una dichiarazione di voto. Sul caro bollette il gruppo guidato da Eugenia Usai ha evidenziato: «La vostra scelta è stata quella di lasciare il paese al buio in alcune zone e in altre no, anzi in alcune zone il paese illuminato a giorno. Non vi siete neanche posti il problema della sicurezza dei cittadini perché lasciare il paese al buio crea anche problemi di sicurezza».

Illuminazione assicurata solo a tempo, ma archiviate le festività i manutentori provvederanno a ridurre l’accensione dei lampioni anche nel centro storico. Ma questo non è stato l’unico rilievo in aula. L’opposizione ha rilevato che, nonostante siano trascorsi due anni, ancora tutto risulta fermo. «Opere pubbliche già finanziate e con i soldi disponibili in bilancio già da qualche anno ancora al punto di partenza. I lavori della pista di atletica pare dovessero cominciare ad aprile, ma anche quelli sono ancora al punto di partenza. Avete a disposizione 37mila euro circa che potete utilizzare anche per interventi sull'illuminazione pubblica e che dovete impegnare entro il 31 dicembre, ma siamo a fine novembre e ancora non sono stati programmati. Siete intervenuti sull'organico dell'ufficio tecnico dopo quasi due anni e chiaramente non si può pensare che il responsabile in servizio possa recuperare i ritardi. Arrivate sempre all'ultimo minuto a volte le scelte sono affrettate e sbagliate».

Sulla pista il sindaco ha chiarito: «Il progetto era gestito dall’Unione dei Comuni e il responsabile del procedimento è stato rimosso dall’incarico. Ora ce ne occuperemo noi. Nell’ufficio tecnico abbiamo un tecnico per sei mesi. Ora che abbiamo concluso il concorso per l’ufficio finanziario procederemo con il settore tecnico». Sui 37mila euro Licheri replica: «Stanno già affidando i lavori. Verranno rifatti i bagni nella struttura di via Padre Sotgiu affidata alla coop Ada e sarà ristrutturato un mini appartamento che usiamo per le emergenze abitative». Altro tema in discussione, più volte al centro del dibattito, il bocciofilo e il mancato avvio dei lavori di ristrutturazione.

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