Nascerà  entro il 2024  l'oratorio intercomunale della comunità Cristiana di Abbasanta, Ghilarza e Norbello. Lo ha annunciato il parroco padre Paolo Contini durante la celebrazione del “Te Deum” che ha concluso l’anno, comunicando con grande soddisfazione che la Regione ha  stanziato 600mila euro per  la realizzazione di questa importante struttura.

«È una risposta concreta ai bisogni di bambini e ragazzi che all'interno dei nostri paesi vogliono trovare un luogo di aggregazione e divertimento tutto loro. Dobbiamo essere contenti – ha aggiunto il parroco- perché l'oratorio vede la luce ad  Abbasanta ma è al servizio dei tre paesi». L'opera sorgerà nell'oratorio già esistente di via Martin Luther King che sarà completamente ristrutturato all’interno, rifatto il tetto e predisposti gli impianti fotovoltaici. All’esterno verranno costruiti i campi di calcetto e pallavolo ma anche realizzata l'illuminazione. Al via  ora tutta la fase tecnica che porterà alla conclusione dell’opera, prevista per la fine dell’anno.

 Si prevede che la struttura possa accogliere non meno di 600 fra bambini e ragazzi, non solo quelli che frequentano il catechismo ma anche esterni sino ai 17 anni. «La gestione delle attività  e la responsabilità - spiega padre Paolo - sarà affidata ai collaboratori delle tre Parrocchie che già si occupano dei più piccoli, ma anche allargata a nuovi operatori che saranno adeguatamente formati. In uno spirito di collaborazione, saranno ammesse all’utilizzo delle strutture – evidenzia il parroco- anche le società che ne faranno eventualmente richiesta». L’oratorio è «pensato” come luogo di incontro, gioco e formazione permanente da utilizzare tutto l’anno e non solo nel periodo estivo».

Insomma, sta andando a concretizzarsi  uno degli obiettivi più importanti di padre Paolo quando su incarico dell’arcivescovo Roberto Carboni aveva assunto il compito di guida spirituale di una delle più grosse parrocchie della diocesi con  quasi 9 mila abitanti. «Rispetto all’inizio quando certe cose sembravano impossibili - sottolinea Padre Paolo-sono stati fatti passi diversi passi in avanti anche se si può fare sempre meglio. Il percorso è impegnativo, ma sto trovando condivisione e generosità  da parte di tante persone che si stanno rendendo utili perché questo possa accadere e senza le quali non sarebbe possibile». Già qualche mese un altro rilevante risultato si era ottenuto quando nella Chiesa di Santa Caterina ad Abbasanta, fu celebrata per la prima volta in maniera unitaria la santa Messa di apertura dell’anno catechistico.    

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