Olbia, i quartieri a rischio alluvioneIl Comune progetta il risanamento
La situazione più grave a Pittulongu e Santa Mariedda, dove sono già in corso gli interventi per ripristinare i canali. L'assessore Altana ha predisposto uno studio, la pioggia può ancora fare paura.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Nella planimetria della città ci sono quattro grandi aree colorate di blu. Zone ad alto rischio idrogeologico: borgate e quartieri che potrebbero trovarsi sott'acqua dopo mezza giornata di temporale. L'incubo vissuto lunedì e martedì può essere considerato un assaggio dei pericoli. La situazione più grave è nelle periferie: i fiumi sono stati sbarrati, non esistono le fogne e i ponti non permettono il deflusso delle acque. Il Comune ha avviato alcuni piani di risanamento e ora sta studiando altre soluzioni per le borgate isolate.
PITTULONGU Fino a cinquant'anni fa c'erano gli stagni e scorrevano diversi torrenti, oggi c'è una grande borgata marina, la più frequentata dagli olbiesi. I residenti ufficiali sono poco più di ottocento, ma d'estate gli abitanti sono almeno cinquemila. Una giornata di pioggia battente basta per far scattare l'allarme. «In questa zona è già partito un piano di risanamento, ma c'è ancora qualche intervento da avviare - spiega l'assessore comunale all'Urbanistica, Marzio Altana - Abbiamo realizzato un canale per far scorrere uno dei torrenti e anche un passaggio sotto un ponte. Ora dobbiamo costruire altri quattro sottopassaggi che consentano il deflusso delle acque che arrivano dalle colline».
ZONA FAUSTO NOCE Le case intorno al grande parco, quelle che si affacciano su via Veronese e via Galvani, sono minacciate da due grossi canali collegati col Rio Saligheddu e che anche nei giorni scorsi hanno raggiunto il livello di guardia. Le ruspe hanno dovuto sfondare le barriere di detriti e risistemare gli argini.
SANTA MARIEDDA È la zona della città più vicina alla grande pianura, attraversata dal Rio Gadduresu e dai suoi affluenti. Dal 2000 è partito un piano di risanamento e tutte le concessioni edilizie finiscono sotto la lente d'ingrandimento dei tecnici comunali. Le case sono state costruite senza le concessioni e per decenni sono mancate le opere di urbanizzazione. «Per il momento abbiamo realizzato le fogne, ma ancora dobbiamo completare gli altri impianti - aggiunge l'assessore - I lavori per la rete idrica sono in corso e in alcune vie stiamo realizzando il sistema di raccolta dell'acqua piovana». Per evitare l'allagamento devono essere ampliati due ponti, ma c'è già un accordo con un'impresa di costruzioni.
BARATTA L'alluvione del 1979 gli abitanti della zona lo ricordano ancora. A far paura da queste parti è sempre il rio Saligheddu: quando la pioggia non dà tregua i canali non reggono e l'acqua arriva nelle case. È successo anche due giorni fa.
BORGATA PUTZOLU In questa zona di campagna ci sono una cinquantina di case: i lavori, trent'anni fa, sono partiti senza permessi poi però il Comune ha concesso il condono. Ora si aspettano le fogne e i ponti per contenere l'acqua del Rio Saligheddu.
NICOLA PINNA