Qualche goccia dal cielo arriva, ma non basta. Così, mentre i livelli degli invasi sono sempre più limitati, nei campi la grande sete continua a minacciare le colture di ortaggi e della filiera vitivinicola: la siccità non dà tregua, l’agricoltura è in ginocchio e l’allevamento rischia di andare incontro a un’estate lacrime e sangue.

Due Comuni, Talana e Gairo, hanno già deliberato lo stato di calamità naturale. «L’assenza prolungata di piogge, durante la stagione autunnale e invernale, ha portato tutto il territorio a uno stato di siccità che ha notevolmente compromesso l’annata agraria, con pesanti ripercussioni economiche per le aziende agricole e per l’intero comparto agropastorale».

L’intero sistema alza bandiera bianca e invoca l’intervento della Regione.

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