Indicato come candidato ideale alla presidenza della Provincia Ogliastra dal tavolo regionale del centrodestra è stato tagliato fuori dall’accordo tra Tortolì (forte del maggior peso elettorale) il Pd e Alessio Seoni, sindaco di Villagrande. Angelo Stochino, sindaco di Arzana, si è fatto da parte, «in nome dell’unità». Tuttavia a giochi fatti si leva qualche sassolino dalla scarpa. «So che qualcuno mi ha definito 'ingombrante', ma non ho mai vissuto l’impegno politico come un fatto personale. Al contrario, credo che oggi più che mai serva anteporre l’unità e il bene collettivo a ogni ambizione individuale». Per due volte Stochino ha preso oltre 5.000 preferenze alle regionali negli ultimi 15 anni. «Questi numeri hanno spaventato chi ha preferito porre veti piuttosto che affrontare una competizione a viso aperto. Io credo invece che le sfide vadano vinte con il dialogo e con le idee non con i veti. Voglio ringraziare i tanti amministratori che avevano dato la loro disponibilità, non per una poltrona – peraltro non retribuita – ma per un progetto». Il suo impegno per la lista unitaria non è in discussione, tuttavia resta l’amarezza per come sono andate le cose. 

«Io credo invece che le sfide vadano vinte con il dialogo e con le idee non con i veti. Voglio  ringraziare i tanti amministratori, di destra e di sinistra, e indipendenti che avevano dato la loro disponibilità sia alla candidatura che alla costruzione di un programma e di un simbolo che metterò volentieri a disposizione di chi vorrà utilizzarlo. Ricevere questa disponibilità mi conferma che ad averli convinti non era una poltrona – peraltro non retribuita – ma la forza di un progetto serio e condiviso». Nel suo pensiero prevale la parola unità. 

«Ho rinunciato alla candidatura, scegliendo di contribuire alla nascita di una lista unitaria o con maggiore condivisione politica possibile che raccolga le migliori energie ogliastrine. Solo con l’unità l’Ogliastra potrà davvero contare nelle scelte regionali che vanno oltre le limitate competenze della provincia. In conclusione, auspico che il nuovo presidente e i consiglieri sappiano rappresentare l’Ogliastra con autorevolezza e responsabilità, restituendo dignità a un ente che deve tornare ad essere strumento dei territori e non terreno di spartizione. È sempre meglio un presidente eletto, seppur da sindaci e consiglieri, che un commissario calato dall’alto secondo le logiche delle poltrone». 

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