Quaranta maiali allo stato brado sono stati individuati e abbattuti nelle campagne di Urzulei, per prevenire possibili focolai di peste suina. 

Gli animali non erano registrati all'anagrafe zootecnica ed erano privi di proprietario e controlli sanitari.

“Queste attività – spiega una nota della Regione – rientrano nelle azioni di contrasto al virus della peste suina africana che vedono nella lotta all'allevamento illegale dei suini uno dei fattori di rischio più importanti per la permanenza del virus in quei territori. Come hanno sottolineato anche gli Ispettori europei nel report appena arrivato dopo la missione che si è svolta nell'isola dal 9 al 19 novembre del 2021, questi animali costituiscono la vera cinghia di trasmissione del virus tra la popolazione selvatica e gli animali domestici”.

“Gli Ispettori di Bruxelles – prosegue la Regione - hanno riconosciuto che le attività svolte in questi anni hanno ridotto drasticamente il numero di tali animali e quindi la circolazione del virus, e comunque hanno ribadito come sia necessario completare le azioni sul territorio”.

“Ancora una volta l'appello di Regione e Unità di Progetto è rivolto ai quei pochi ancora che resistono a mettersi in regola soprattutto in zone dove l'eradicazione del virus potrebbe costituire un volano straordinario per il rilancio del comparto in particolare della salumeria di qualità”.

Di questi giorni la comparsa, a Villagrande Strisaili, di alcune scritte minacciose nei confronti dell'Unità di Progetto che si occupa del contrasto al virus. Un atto, commenta Villa Devoto, “viene respinto con fermezza dal presidente della Regione, Christian Solinas, che esprime tutta la solidarietà e piena fiducia nell'operato del responsabile dell'Unità di progetto e di tutti i componenti "per lo straordinario lavoro che stanno effettuando nell'interesse dell'Isola. Il recente report della Commissione europea conferma la bontà del lavoro che si sta facendo. Ora attendiamo il riconoscimento degli enormi progressi fatti con lo sblocco dell'export".

(Unioneonline/l.f.)

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