Anche Jerzu non si gira dall'altra parte sull'orrore di Gaza. Bandiere della pace e della Palestina, sala piena ieri sera per l'iniziativa organizzata dal comitato cittadini pro Gaza. Una serata di dibattito di oltre due e mezzo durante la quale è stato proiettato il docufilm "L'inferno di Gaza" (Nightmare of Gaza) della regista di origini palestinesi Farah Nabulsi. Nell'occasione è intervenuto il medico palestinese, Humaidan Rajab, con una relazione sulla terribile situazione che sta vivendo il suo popolo e un appello al sindaco e al consiglio comunale di deliberare il riconoscimento anche simbolico dello stato di Palestina. Si è aperto il dibattito con il pubblico con una serie di interventi e letture di poesie. Molto toccante il momento in cui è stata letta la lettera testamento del giornalista di Al Jazeera, Hossam Shabat, ucciso a 23 anni, lo scorso marzo, dall'esercito israeliano. «Non possiamo tacere, non possiamo rimanere inermi di fronte a ciò che sta accadendo» ha detto Peppino Mura tra i partecipanti all'iniziativa. L'incontro è stato moderato dal giornalista Giacomo Mameli. Soddisfatti gli organizzatori per la grande partecipazione, molto sentit e a tratti commossa, e per aver contribuito a inviare questo potente messaggio di civiltà.

Stasera invece Tortolì si mobilita per Gaza con una manifestazione organizzata dalle attiviste Bruxas Ogliastrinas. Appuntamento in piazza Fra Locci alle 18. Da qui partirà il corteo in sostegno del popolo palestinese e contro il genocidio di Gaza. 

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