Zoro era un dogo argentino. Aveva otto anni. L’hanno ammazzato, abbandonando la carcassa in un canneto vicino al cimitero di viale Santa Chiara. L’ipotesi più accreditata è che gli abbiano sparato due colpi d’arma da fuoco sulla parte sinistra della spalla. Ma sulla modalità di esecuzione resta ancora qualche dubbio, che verrà sciolto soltanto dopo la perizia affidata al veterinario incaricato.

Sta di fatto che sul caso indagano gli agenti del commissariato di Tortolì, guidati dal dirigente Fabrizio Figliola, intervenuti sul posto insieme agli agenti della polizia locale. Sulla carcassa è stato disposto il sequestro.

La vicenda

Zoro soggiornava in un terreno dirimpetto l’Istituto Alberghiero. I suoi proprietari avevano allestito un ricovero in cui trascorreva le sue giornate. Era sempre legato, come anche alle 4 del mattino di qualche giorno fa. «Era tutto regolare», racconta la proprietaria, Alessandra Fioravanti. Dopo due ore la donna è tornata in viale Santa Chiara e non ha trovato l’animale. «L’abbiamo cercato in lungo e in largo, senza trovarlo. Fino a quando, passando insieme a mio figlio all’altezza del terreno, abbiamo sentito l’odore. Zoro era senza vita in un canneto». Come sia morto il cane è tutto da accertare. «Aveva due buchi sotto la spalla», dice la donna, che si è presentata in commissariato per presentare denuncia.

Le indagini

Sul posto ha condotto un sopralluogo il personale della polizia scientifica di Tortolì. Gli agenti hanno disposto l’immediato sequestro della carcassa che, anche ieri mattina, è stata sottoposta a perizia, anche perché da un primo controllo non sarebbe stato semplice stabilire l’esatta causa della morte. «Chi sa qualcosa ce lo dica», è l’appello della proprietaria.

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