Rivoluzione sul Golgo: sta per arrivare la corrente elettrica nel selvaggio altopiano di Baunei, porta di accesso (a piedi) per i gioielli della costa, le cale di Sisine, Goloritzè, Ispuligi de nie (altrimenti detta Mariolu), Portu Cuau e le altre meraviglie. Si accenderanno le luci nei quattro rifugi (compreso un maneggio, oggi utilizzano gruppi elettrogeni), ma non si offuscherà l'anima di quello che un tempo era il granaio del paese ogliastrino, dove ancora oggi pascolano capre e maiali.

L'energia elettrica non spegnerà le luci del cielo, che illuminano le notti del Supramonte in uno degli spettacoli più ricchi di fascino dell'Isola, se non di tutta Italia. Non ci saranno lampioni, né strade illuminate. L'inquinamento luminoso resterà uno sconosciuto in uno dei cieli più limpidi d'Europa. “Per tutti noi operatori turistici è un'impresa storica, una svolta, che consentirà di offrire migliori servizi ai turisti, soprattutto escursionisti che vanno alla scoperta di questo paradiso”, dice Antonio Cabras, guida ambientale, titolare della coop Goloritzè che gestisce Il Rifugio, ristorante e sei camere con bagno.

I lavori sono già cominciati, la luce arriverà tra un anno. Era da quarant'anni che se ne parlava. Cavi interrati, opere a impatto zero, il selvaggio ambiente del pianoro con la voragine più profonda d'Europa (Su Sterru) non sarà intaccato. Dice il sindaco Salvatore Corrias: “L'operazione costerà un milione e mezzo di euro, 189 mila del Comune, il resto lo mette l'Enel. Come ci siamo riusciti? Diplomazia e dialogo”. Più servizi, più comodità ma la notte continuerà a essere un imperdibile spettacolo sotto le stelle del Supramonte (anche nelle cene all'aperto, ovviamente con menu ogliastrino tipico).
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