«Il Cai Sardegna con la sua presenza qui, a Sos Enattos, lascia la sua firma a favore della scienza. Siamo con l’amministrazione di Lula, con quella dei territori vicini e con le comunità a sostegno dell’Einstein Telescope e contro l’installazione delle pale eoliche nei territori vicini». Così Matteo Marteddu, presidente regionale del Club alpino Sardegna, all’arrivo nel museo di superficie della miniera di Sos Enattos del nutrito gruppo di escursionisti che hanno aderito alla manifestazione in favore del progetto scientifico nella miniera dismessa.

"Non Fate girare le pale” lo slogan della manifestazione che, in sintonia con le attività del Cai, ha visto la partecipazione di gruppi Cai provenienti da tutta la Sardegna.

Partita alle 9 del mattino e conclusa dopo un percorso di circa 2 km alle 11,30 nella sala del museo di fianco allo storico Pozzo Rolandi, la manifestazione ha rappresentato un momento di riflessione sul futuro del progetto scientifico. All’incontro, oltre al presidente della sezione provinciale del Cai Tonino Ladu, ha partecipato lo scienziato Davide Rozza dell’INFN dell’Uniss, che si occupa dell’ottimizzazione delle leve ottiche per la misurazione delle oscillazioni dovute alla microsismicità del suolo, fornendo informazioni sul lavoro svolto sinora dagli scienziati che operano nel sito minerario dismesso già dal 2013. «Il nostro compito come scienziati è quello di dare risposte indagando l’universo - ha affermato Rozza – Perché siamo a Sos Enattos? Perché qui siamo in grado di cogliere i cambiamenti di livello degli oceani, questo silenzio dovuto alla più bassa antropizzazione riscontrata mai in Europa, ci consentirà in sintesi, di vedere un millesimo di atomo che si muove». «Questo progetto, che noi sosteniamo insieme al Cai, rappresenta la leva che frenerà lo spopolamento, noi diciamo basta all’imposizione dall’alto degli aerogeneratori», questo il senso dell’intervento di Franco Doneddu, presidente dell’associazione Su Golstiu, presente insieme agli associati e ai rappresentanti delle associazioni bittesi Sos Sinnos e Akimus.

«Questo è un luogo sacro per ciò che ha rappresentato in epoche remote e in tempi più vicini a noi», così Mario Calia, sindaco di Lula, nel suo breve intervento. «Qui non permetteremo la nascita di un parco eolico».

Per Bustianu Cumpostu «manca il confronto e il coinvolgimento delle comunità locali, basta alle servitù che esistono in Sardegna. Il governo ci parla di indispensabilità della Sardegna per la sicurezza nazionale, ma quando la Sardegna diventerà indispensabile ai Sardi auspico la nascita di un comitato a difesa dell’Einstein Telescope».

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