Un corteo lunghissimo. Migliaia di persone, interi nuclei familiari, sindaci, hanno fatto una passeggiata di circa sei chilometri per accendere il faro sulla "strada della morte".

Una sorta di via crucis lunga circa sei chilometri sulla provinciale Siniscola - La Caletta, dove si piangono tante, troppe vittime. L'ultima è Emanuele Tancale, 18 anni, travolto da un'auto una sera mentre tornava a casa a piedi da una festa.

"Sono una mamma, ho un figlio di 18 anni e chiedo: quanti Emanuele dobbiamo ancora piangere su questa strada? È ora di sistemarla", dice una manifestante. "Adesso basta, veramente, è troppo. Non si doveva aspettare anche questa tragedia", le fa eco un'altra.

Un coro unanime: "Qualcuno intervenga". Una strada senza marciapiede, senza pista ciclabile, senza dissuasori, strisce pedonali e illuminazione.

"Abbiamo visto morire troppe persone, circa una ogni 400 metri in questo tratto di strada", afferma Gianluigi Todde, presidente dell'associazione La Fenice. "Una strada innaffiata dal sangue, speriamo che arrivino i fondi per metterla in sicurezza".

"Una situazione - spiega il sindaco di Siniscola Gianluigi Farris, anch'egli in strada - che conoscono un po' tutti. L'ho detto e ripetuto più di una volta, in provincia e in regione. Mi auguro che ora intervengano".

(Unioneonline/L)
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