Sgomento a Bitti, Giorgio Pittalis ucciso a martellate dal fratello: una «convivenza difficile» alla base del delitto
I due vivevano assieme giorno e notte, in casa e in azienda. Il sindaco: «Nessuno aveva capito la gravità, pur nella loro litigiosità conducevano una vita tranquilla»Una difficile convivenza e continui litigi: sarebbero questi i motivi alla base dell’omicidio che stamani ha scioccato la comunità di Bitti.
Giorgio Pittalis, di 61 anni, e il fratello Giuseppe, 55, vivevano assieme giorno e notte: sia nella loro casa nel centro del Nuorese che nell’azienda di famiglia a Sae Lussu.
Ed è proprio nell’azienda che stamani all’alba il minore dei fratelli ha ucciso il maggiore a martellate. In paese si parla di due grandi lavoratori che gestivano assieme un gregge composto da diverse centinaia di pecore ma la cui convivenza forzata si era fatta sempre più difficile, ancor più quando ha perso il suo punto d’equilibrio, la madre morta qualche anno fa.
Molto probabilmente è questo il movente che ha fatto scattare in Giuseppe il raptus omicida. Poi l’uomo è tornato in paese e verso le 8.30 ha incontrato il sindaco Giuseppe Ciccolini. A lui, prima ancora che ai carabinieri, ha ammesso il fatto.
Questo il racconto del sindaco di Bitti: «Ho visto Giuseppe molto scosso e gli ho chiesto cosa avesse. A quel punto mi ha confessato che aveva appena ucciso il fratello. Era già intenzionato a costituirsi. Gli ho chiesto se avesse bisogno di qualcuno che lo accampagnasse. Mi ha detto sì, e così l'ho portato in caserma».
Pittalis, di fronte al capitano dei carabinieri della Compagnia di Bitti Fabrizio Ricciardi, ha confessato.
L’intera comunità è sotto choc per la tragedia, per quei due fratelli sempre così uniti e da oggi divisi per sempre. Più socievole e ironico Giuseppe, più riservato Giorgio, ma entrambi sempre gentili con tutti.
«Qui è calato un velo di lutto, la comunità è sgomenta», commenta il sindaco, che conferma anche il movente. «È una vicenda che ha i contorni di una convivenza difficile tra i due fratelli, della quale purtroppo nessuno fino a oggi aveva capito la gravità, anche perché, pur nella loro litigiosità, conducevano una vita tranquilla all'interno della comunità. Bitti oggi piange Giorgio ma non abbandonerà Giuseppe in questa fase così drammatica della sua vita».
Pittalis dopo l’interrogatorio è stato trasferito nel carcere di Badu ‘e Carros. Sul luogo dell’omicidio sono intervenuti i carabinieri del Nucleo investigativo di Nuoro, che hanno anche raccolto le prime testimonianze di parenti e amici. Scontata l’autopsia sul corpo della vittima, a coordinare le indagini sono i pm di Nuoro Giorgio Bocciarelli e Riccardo Belfiori.
(Unioneonline/L)