A poche ore dalla scomparsa di Paolo Modolo, diversi sono i ricordi dei tanti che ne hanno fatto la conoscenza e costruito un’amicizia nel corso degli anni. 

Fra questi, non manca quello del sottosegretario alla cultura e critico d’arte Vittorio Sgarbi che riannoda decenni di profondo legame con l’artigiano oranese: «Ho appeso della scomparsa nelle scorse ore - dice, commosso - un grande professionista, ci siamo conosciuti trent’anni fa in occasione della mia campagna elettorale in Sardegna. Entrammo fin da subito in sintonia, al punto che mi diede l’onore di sfilare con i suoi meravigliosi abiti».

Continua: «In questi anni, non appena ne ho avuto avuto la possibilità, non ho mancato di recarmi a Orani, apprezzando gli abiti in velluto che mi ha minuziosamente confezionato. Scoprendo un paese ricco di storia e cultura, con le sculture di Nivola e le stesse creazioni di Modolo». E poi: «È stato il sarto per eccellenza. Ho sempre ammirato la dedizione e lo spirito di sacrificio con cui ha creato un qualcosa di unico, una vera eccellenza sarda».

Non manca l'annuncio: «Rientra fra le iniziative del nostro ministero dare più spazio alla moda. Valuteremo per questo di mettere ancor più in luce il suo immenso patrimonio artistico. È già un'idea». Da qui il pensiero per la famiglia: «Purtroppo non potrò essere ai funerali, verrò appena possibile per abbracciare i familiari a cui va la mia vicinanza».

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