Sanità e sistema dei trasporti. La prima allo stremo. Il secondo, soprattutto quello ferroviario, quasi fermo a due secoli fa.

Nuoro scende in piazza con una doppia manifestazione per protestare contro l’abbandono di un territorio dove gli abitanti considerano negati i servizi essenziali.

Il primo corteo è partito alle 9,30 dall’ospedale San Francesco. Massiccia la partecipazione di sindaci, sindacati, lavoratori del settore, studenti e semplici cittadini. In strada sono scesi in duemila. Destinazione: la sede della Asl di via Demurtas. 

La sintesi dei  motivi della contestazione è riportata su uno striscione: “Figli di una sanità minore?”, si legge. 

L’altro serpentone di rabbia è previsto davanti alla stazione di via Lamarmora: qui è stata convocata una seduta straordinaria del Consiglio comunale, in contemporanea con la manifestazione promossa dal comitato Trenitalia Nuorese.

Il capoluogo barbaricino è stato escluso da qualunque finanziamento destinato all’ammodernamento della rete ferrata. 

(Unioneonline/EF)

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