"Aprite il ponte di Oloè: non c'è più nulla che possa impedirlo. La gente è esasperata, in caso contrario siamo pronti a clamorose proteste".

Il sindaco di Oliena, Bastiano Congiu, torna sulle barricate per chiedere .

Dopo aver restituito più volte la sua fascia tricolore e le ripetute sollecitazioni alla Regione, il primo cittadino ha quindi deciso di scrivere di nuovo al governatore Christian Solinas.

Sono trascorsi due anni e mezzo dalla chiusura del ponte, sulla provinciale 46 Oliena-Dorgali, crollato durante il ciclone Cleopatra nel novembre 2013, inghiottendo un'auto della Polizia di Stato e provocando la morte dell'agente Luca Tanzi.

L'infrastruttura era stata messa sotto sequestro dai giudici del tribunale di Nuoro - su richiesta della Procura - nel febbraio 2017, dopo il cedimento di una campata a seguito dei lavori di ripristino.

Parzialmente ricostruito dall'Anas, il ponte era stato di nuovo chiuso per il maltempo.

Ora le opere di ricostruzione sono terminate, ma resta ancora in vigore il sequestro.

"Le scrivo ancora una volta per evidenziare il dramma che la comunità di Oliena sta vivendo dal novembre 2013 - si legge nella lettera di Congiu -. Questo ponte ha ricevuto numerose visite da parte di tanti esponenti politici ma di fatto nulla è cambiato per i pastori, olivicoltori, viticoltori, impiegati, costretti quotidianamente ad ampliare il loro percorso per raggiungere la propria sede di lavoro. Mi sono stancato di partecipare a incontri per ottenere solo promesse che puntualmente vengono disattese. Il collaudo è stato realizzato, il resto è ancora tutto fermo, perché la Provincia ha dimostrato di non essere nella condizione di poter garantire i tempi".

(Unioneonline/F)
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