A Nuoro c’è un centro di accoglienza dei detenuti che sperimentano una rinascita.

Un servizio curato da don Pietro Borrotzu, parroco fondatore della parrocchia Beata Maria Gabriella.

Qui passano i detenuti in permesso premio, in semilibertà, quelli messi alla prova.

C’è anche Sebastiano Prino, nuorese, classe 1964, condannato all’ergastolo per la strage di Chilivani, l’uccisione dei carabinieri Ciriaco Carru e Walter Frau avvenuta il 16 agosto 1995 sulla strada Sassari-Olbia.

Oggi sconta la pena in regime di semilibertà, lavora nell’azienda del cognato e fa volontariato in parrocchia come bibliotecario. In carcere si è laureato. «Lo studio e i libri mi hanno salvato», dice.
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