Un bimbo da solo in classe da quindici giorni. Che tutte le mattine piange e chiede ai suoi genitori che vengano a prenderlo. Una situazione paradossale che non sembra reale, ma a quanto pare è amaramente vera.

La vicenda accade a Nuoro in una terza elementare, classe già teatro di polemiche e levate di scudi nei mesi scorsi.

Il piccolo rimasto tra i banchi è infatti già provato e penalizzato dalle vicende che durante l'anno hanno visto svuotarsi la sua aula per la presenza di un compagnetto "difficile" che lo scorso ottobre il Tar aveva imposto alla scuola di retrocederlo di due classi.

Un bimbo forse un po' troppo esuberante, ora non più a scuola ma seguito a casa da un educatore. Si è dunque vissuta una situazione particolare, di integrazione non riuscita che ha portato nel giro di pochi mesi i genitori degli altri bambini a chiedere ed ottenere il trasferimento dei figli in un altro istituto cittadino. Dai quindici iniziali sono diventati cinque. Poi anche gli altri quattro incluso l'alunno particolarmente vivace sono approdati altrove.

Ora dall'8 febbraio in quella classe decimata è rimasto un solo bambino. All'inizio in solitudine nell'orario di tempo prolungato, ovvero dalle 13 e 20 alle 16 e 20, ma da una settimana ormai, cioè dal 15 febbraio, completamente e desolatamente da solo dallo squillo della campanella d'ingresso alle 8 e 20 e al pomeriggio.

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