Ha fatto discutere la lettera inviata a L'Unione Sarda da Cristina Goddì di Torpè, nella quale la lettrice lamentava che "troppa burocrazia sta uccidendo mia madre, malata di cancro".

Ora arrivano le precisazioni delle autorità sanitarie.

"La Direzione dell’ASSL di Nuoro - si legge in un comunicato - su delega del Direttore Generale dell’ATS, nel prendere atto delle criticità del sistema sanitario regionale, evidenziate nella nota, desidera esprimere la vicinanza alla paziente e alla sua famiglia per le difficoltà oggettive incontrate, e che quotidianamente è costretta ad affrontare per far fronte alla malattia, e fa presente che ha provveduto immediatamente a richiedere alle strutture sanitarie interessate di relazionare sulle dinamiche dei fatti evidenziati nella segnalazione".

"Il sistema - prosegue la ASSL - di prenotazione delle prestazioni diagnostiche (RM e TAC) prevede una corsia preferenziale per i pazienti oncologici per un numero di due prestazioni giornaliere, certamente non sufficienti a far fronte alle richieste. Tale dato sarà possibile modificarlo in positivo con la seconda TAC che potrà essere messa a breve in attività".

Ancora: "A seguito di disdetta, è stato possibile inserire la paziente nell’agenda in tempi brevissimi, coerentemente alle sue esigenze. Si coglie inoltre l’occasione per far presente che le prestazioni diagnostiche, prenotate a mezzo CUP, possono essere effettuate sia nelle strutture pubbliche, sia presso le strutture private accreditate e convenzionate, a carico del SSR; queste ultime sono legate al budget assegnato alle rispettive strutture, con una agenda aperta mensilmente e i tempi di attesa vanno dai nove - dieci giorni per le T.A.C. ai 30 giorni per le risonanze magnetiche".

LA LETTERA:

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