Il progetto Intercultura arricchisce il bagaglio di esperienze dei giovani studenti, provenienti da tutto il mondo, che hanno scelto la Sardegna come meta. La partenza ieri alle 7.30, dalla sede Intercultura di Guspini, per scoprire il Carnevale di Mamoiada e il suo Museo delle Maschere Mediterranee. Un'occasione per incontrare anche tutti gli altri studenti Intercultura ospiti in Sardegna.

«Abbiamo scelto di organizzare l'incontro fra tutti i ragazzi Intercultura in Sardegna il 17 gennaio, perché la festa di Sant'Antonio Abate coincide con l'inizio del Carnevale e con la prima uscita dei Mamuthones e Issohadores. Un momento magico, fra i balli in piazza e i fuochi» racconta Alessandra Piredda, referente per Intercultura Guspini-Medio Campidano. «Grazie al supporto delle volontarie Intercultura di Nuoro la giornata ha coinvolto le sedi Intercultura della nostra Isola, fra cui noi, Nuoro, Sulcis, Cagliari, Terralba, Oristano, Tortolì-Lanusei, Alghero, Sassari e Tempio-La Maddalena». «Nonostante il tempo non ci abbia assistito - indica Piredda – i ragazzi sono stati felicissimi di incontrarsi e stare insieme».

Al museo delle maschere (foto Meloni)
Al museo delle maschere (foto Meloni)
Al museo delle maschere (foto Meloni)

Conoscere il cuore e le tradizioni dell'Isola che per un anno sarà la loro casa, sviluppare curiosità verso la storia più antica della nostra terra, creare esperienze condivise e originali è il cuore del progetto Intercultura. «I trenta ragazzi di Intercultura Sardegna hanno potuto incontrarsi tutti qui, a Mamoiada. Quest'anno il Medio Campidano è principe dell'accoglienza, sono sei i ragazzi ospiti nei nostri paesi: Aaanshu è arrivata dall'India a Villacidro, Jenny è danese ospite ad Arbus, ci sono poi Abena dal Ghana e Kuzey dalla Turchia a Guspini, Oliver è francese, ospite a San Gavino, così come Carson che viene da Hong Kong. La nostra terra è povera, a livello economico, ma molto ospitale» conclude Alessandra Piredda.

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