I primi visitatori sono arrivati già dalla serata di ieri, assistendo alla benedizione del fuoco principale ai piedi della parrocchia di Santa Maria, da cui poi i responsabili dei fuochi rionali hanno raccolto le braci ardenti, dando via al rito dei circa 50 fuochi sparsi per l’abitato. 

A Mamoiada, i festeggiamenti in onore di Sant’Antonio si sono rivelati ancora una volta un perfetto connubio fra fede e tradizione. Con un crescente interesse turistico, proseguito oggi con centinaia di persone che hanno raggiunto al paese, assistendo alla prima “uscita” dei Mamuthones e degli Issohadores, con i gruppi della Proloco e dell’Associazione Azteni veri protagonisti.

Dopo la vestizione nelle sedi sociali, nel pomeriggio la tanto attesa l’uscita delle maschere, che si sono suddivise fra la zona alta e bassa del paese, dove sono stati distribuiti vino e dolci tipici. 

Soddisfatto il sindaco Luciano Barone: «La partecipazione è stata massima, anche grazie al clima mite che ha caratterizzato la due giorni. Il senso di comunità è stato il valore aggiunto con le associazioni culturali e i vicinati a fare tutti la propria parte, affinché l’evento fosse perfetto. Ora puntiamo a replicare con le prossime tappe del Carnevale».

Importanti i numeri al Museo tradizionale delle maschere: «Abbiamo registrato oltre 400 ingressi – raccontano dallo staff – che non possono che soddisfarci essendo una festività infrasettimanale. In tanti sono tornati a trovarci dopo averci fatto visita in estate, non sono mancati i bambini di due scolaresche giunte appositamente da Villacidro e Viddalba. Vedere i piccoli sensibili alla cultura ci ha riempito di orgoglio».

Presente all’evento anche una troupe del regista Pietro Mereu, impegnato alle riprese finali del documentario "Sonaggios". Sold out le strutture ricettive.

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