Migliaia di persone hanno invaso la cittadina per "Su Carrasegare Macumeresu", per assistere alla sfilata delle maschere tradizionali della Sardegna. Sono arrivate da tutte le parti dell'isola, ma anche da oltremare, riempendo alberghi, B&B, ristoranti, pizzerie e bar. Tutti si sono potuti immergere nelle tradizioni del carnevale sardo, che secoli di storia hanno tramandato.

Protagoniste vere della manifestazione sono state le maschere e le tradizioni carnevalesche di vari centri dell'isola. Questo grazie alla grande organizzazione, con la Pro Loco, la Cooperativa Esedra, l'associazione Donna Zenobia e il Comune, che ha patrocinato l'iniziativa. I gruppi delle maschere tradizionali hanno attraversato il percorso, lungo oltre un chilometro, tra due ali di folla, con il passaggio delle maschere annunciate dalla madrina della manifestazione, la cantante folk Maria Giovanna Cherchi.

Anche quest'anno è stato riproposto il connubio fra le tradizioni sarde e quello di oltremare, con la partecipazione di un gruppo arrivato appositamente dalla Slovenia. Tredici i gruppi delle maschere tradizionali di tutte le parti dell'Isola. Ogni maschera ha voluto raccontare la sua storia. E il pubblico ha gradito. 

Tra gli ospiti, direttamente dalla Slovenia, hanno sfilato i Drustvo Korant Podvinci, che sono stati affiancati dalle iconiche maschere sarde, quale i Boes e Merdules di Ottana, i Mamutzones di Samugheo, i Sos Corriolos di Neoneli, Su Bundhu di Orani e i Sos Tumbarinos di Gavoi, S’Attitidu ‘Osinku di Bosa, i Maimones Murronarzos e Intintos di Olzai, la Maschera a Gattu e Maimones di Sarule, S’Ainu Orriadore di Scano di Montiferro, S’Accabadora Pianalzesà, quindi la padrona di casa, Donna Zenobia di Macomer. Una importante boccata d'ossigeno per l'economia della cittadina e del territorio. Camper e migliaia di auto hanno invaso tutto l'abitato, con lo spettacolo che si è concluso con una gigantesca zippolata in piazza, con tanta musica, nonostante la pioggia serale.

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