Dopo oltre tre anni dall'avvio degli interventi di qualificazione delle aree di edilizia popolare in alcune zone del centro di Macomer, alcuni palazzi sono abbandonati al degrado e all'incuria. A protestare, ancora una volta, sono gli inquilini delle palazzine situate all'ingresso di viale Pietro Nenni.

Lavori interrotti a metà, cantieri abbandonati, infiltrazioni d'acqua nei terrazzi, perimetri transennati e distaccamento dei pannelli isolanti dai muri esterni. "I lavori iniziati ad aprile 2013, sono stati interrotti a novembre 2014 -denunciano gli inquilini-. Nonostante le promesse del Comune, non è stato eseguito alcun intervento e la situazione negli ultimi mesi è peggiorata: quando piove alcune cantine si allagano, per via delle infiltrazioni dal pluviale. E' vergognoso, non possiamo continuare a vivere tra disagi e degrado". Il cantiere abbandonato nel piazzale dei parcheggi è un mondezzaio, impossibile perfino intervenire sul pozzetto delle acque bianche, rimasto chiuso al suo interno.

"Parte dell'edificio è ancora transennato -spiega un'anziana signora- e dalle pareti esterne si sono staccati i pannelli isolanti, rimasti a vista in attesa di ultimare il cappotto. I terrazzi sono pericolosi: tra il pavimento e la ringhiera ci passa un bambino e durante le piogge si allagano. Inoltre, le serrande dei garage, sostituite con altre scadenti, sono già arrugginite".

I lavori, che hanno interessato diversi edifici della zona (via Enrico Fermi, viale Nenni e viale Sant'Antonio), prevedevano la messa in sicurezza, l'efficientamento energetico, il rifacimento delle piazze e l'isolamento a cappotto delle facciate. Inoltre, in 4 terrazzi delle palazzine che si affacciano su viale Nenni, i pannelli fotovoltaici, montati per alimentare la rete di illuminazione pubblica, non sono mai stati attivati.
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