«In Sardegna, nonostante la grande generosità dei sardi, mancano circa 25 mila unità di sangue, principalmente per la presenza di tante persone talassemiche che hanno bisogno costante di trasfusioni per avere una vita regolare».

È l’allarme lanciato questa mattina dal consigliere nazionale Avis e vice presidente vicario per la Sardegna, Antonello Carta, agli studenti degli Istituti IPIA Amaldi e IIS Satta di Macomer. Una campagna di sensibilizzazione organizzata dall’Avis cittadina, per preparare ragazzi e docenti alla seduta di raccolta che si terrà lunedì 5 dicembre nel piazzale dell’Istituto IPIA in viale Pietro Nenni.

"Secondo l'OMS – prosegue Carta - per raggiungere una situazione stabile occorrono 4 donatori abituali ogni 1000 abitanti. In Sardegna abbiamo una media di 5,2 donatori ogni 1000 residenti, il problema è l'alto numero degli amici talassemici nell'Isola: oltre un migliaio infatti necessita  di circa cinquanta mila unità di sangue per le sole trasfusioni periodiche".

L'Avis Macomer da tempo ha intensificato l'attività di sensibilizzazione. «Fino a 30 anni fa l’aspettativa di vita dei talassemici – spiega Francesco Sussarellu, presidente Avis Macomer - non raggiungeva la maggior età. Oggi queste persone riescono ad avere una qualità di vita normale, se ricevono con costanza le trasfusioni. Occorre però sensibilizzare il maggior numero di persone, a partire dai giovani. Oltre ad accogliere donatori infatti, abbiamo il dovere di divulgare attraverso incontri informativi la cultura della donazione nell’Isola».

Un’iniziativa partecipata che ha coinvolto i ragazzi delle classi quarta e quinta in una profonda riflessione. «Una tematica importante che ci tocca molto - sostengono gli studenti – . Il nostro compito è coinvolgere le persone a noi vicino spiegando che si tratta di un gesto di importanza vitale e che non c’è niente da temere nel donare il sangue”.

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