Elezioni comunali? "Non prima del 2023". La maggioranza, pur orfana del sindaco Antonio Succu ormai da quattro mesi (ai domiciliari per la vicenda giudiziaria Ippocrate), non intende assolutamente dimettersi, nonostante la grave situazione legata proprio alla vicenda Ippocrate e alle polemiche sull'apertura del Cpr, che tanto stanno facendo discutere, creando autentici terremoti politici.

Le dimissioni della Giunta sono chieste ad ogni pie' sospinto da più parti e in particolare dal gruppo Uniamoci per Macomer, che non fa più parte del consiglio comunale. Stamattina, durante una conferenza stampa, il sindaco facente funzioni, Rossana Ledda, lo ha detto con estrema chiarezza: "Basta con questi giochini circensi, con notizie non vere e linguaggio pesante, che hanno il solo scopo di mandarci a casa. Resteremo invece al nostro posto fino alla fine".

Il capogruppo della maggioranza, Gianfranco Congiu, anch'egli indagato, aggiunge: "L'azione dell'amministrazione comunale non è stata minimamente inficiata dall'atteggiamento delle minoranze che si sono dimesse. Vogliono far calare una coltre su quanto abbiamo fatto e quanto stiamo facendo". Congiu elenca tutte le opere compiute e quelle in cantiere e annuncia che il carico tributario resterà immutato rispetto alla scorso anno.

"La sospensione del servizio di trasporto? È stata solo cancellata la fermata davanti al Cpr per motivi di sicurezza - dice Mariano Cadoni - ma ne saranno presto attivate altre due". Fanno muro gli altri esponenti della giunta con Andrea Rubattu, Tiziana Atzori, Gianni del Piano, Gianni Cossu e Giovanni Lai. Domani si attendono le decisioni del tribunale del riesame, che potrebbe revocare gli arresti domiciliari per Antonio Succu.
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