Migliorare la qualità dell'acqua e diminuire i costi di manutenzione e erogazione, anche studiando modalità di approvvigionamento da sorgenti alternative, proseguire i lavori di efficientamento e ammodernamento della rete idrica e avviare quelli della rete fognaria depurativa.

Sono tra le priorità che verranno discusse domani, nel corso di un incontro tra gli amministratori comunali e i vertici di Abbanoa.

Il problema della non potabilità dell'acqua di questi mesi, ha portato alla ribalta una questione che a Macomer si trascina da tempo: reti e impianti obsoleti e colabrodo.

Le vecchie condotte in cemento, amianto, ferro e polietilene, si rompono di continuo causando disservizi nell'erogazione e disperdendo nel sottosuolo più della metà dell'acqua potabilizzata immessa in rete.

"Sono in corso i lavori di efficientamento e ammodernamento della rete idrica delle condotte avviati lo scorso anno da Abbanoa - spiega il sindaco, Antonio Succu -. Le reti nelle vie Leonardo Da Vinci e S. Ilario sono già state ultimate. L'obiettivo è proseguire con il rifacimento di tutta la rete idrica e fognaria della città".

Succu ritiene inoltre che si possa migliorare la qualità dell'acqua, portando avanti vecchi progetti e avviando una interlocuzione incisiva con i vertici di Abbanoa, anche studiando nuove forme di approvvigionamento. "Analizzeremo le modalità più efficaci per migliorare la qualità dell'acqua -prosegue il sindaco-.

Già da tempo abbiamo avviato un dialogo con Abbanoa e l'ex Ato (oggi Egas) per ripristinare la condotta di Sant'Antioco che porta l'acqua dalle sorgenti di Scano Montiferro, ciò permetterebbe anche un notevole risparmio sui costi".
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