Macomer, concluso il meeting giovanile organizzato dall'associazione Nino Carrus
Tre giornate di lavoro intenso, dedicate alla cultura, alle imprese produttive e alla tecnologia, in un percorso di sviluppo, cultura e innovazionePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Hanno partecipato con passione e sono stati i veri protagonisti del primo meeting giovanile, organizzato dall'associazione Nino Carrus, gli oltre 200 studenti del liceo scientifico e dell'istituto tecnico di Macomer, che l'ultimo giorno hanno dialogato con la presidente della Regione, Alessandra Todde.
Tre giornate di lavoro intenso, dedicate alla cultura, alle imprese produttive e alla tecnologia, in un percorso di sviluppo, cultura e innovazione. Sono stati presentati i percorsi formativi della Fondazione ITS Academy Energia Sardegna e la preziosa testimonianza dei fondatori di "Handy your solution" la start up nata qui, che investe a Macomer.
Una vera e propria lezione didattica quella svolta da Gian Luca Atzori, presidente di ProPositivo, sull'intelligenza artificiale che ha catturato l'attenzione dei giovani e dei meno giovani. Proprio gli studenti hanno discusso di scuola, di lavoro, di sanità, ambiente, energia e università con la presidente della Regione, Alessandra Todde.
«Siamo impegnati in un processo di rinnovamento. Consideriamo quindi prioritario - ha detto fra l'altro la Todde - che siano proprio le ragazze e i ragazzi i primi ad aiutarci in questo processo di rinnovamento. La politica deve essere in grado di ascoltare e coinvolgere soprattutto chi si sente distante e ci percepisce disinteressati a loro e ai loro problemi».
Rosanna Carboni, presidente dell'associazione Nino Carrus: «Un impegno per il territorio per creare maggiori opportunità per i giovani, soprattutto per i meno fortunati». Alla giornata conclusiva vi hanno partecipato il presidente dell'Unione dei Comuni del Marghine, Franco Scanu, l'assessore regionale Mariaelena Motzo, con tutta la giunta comunale di Macomer e diversi sindaci del territorio.
L'iniziativa è stata finanziata dalla Fondazione Sardegna e patrocinata dalla Regione. L'associazione Nino Carrus ha raccolto l'invito del Liceo e dell'istituto tecnico per la costruzione di patti di comunità a livello territoriale come strumento per lo sviluppo educativo e la dispersione scolastica.