La sede Inps non deve chiudere.

L'Unione dei Comuni del Marghine si schiera compatta contro le decisioni romane.

"Definisco schizofrenica l'ultima circolare della direzione generale nazionale Inps - dice il presidente Antonio Succu - perché da una parte parla di decentramento dei servizi previdenziali e invece li accentra in pochi e privilegiati centri, parla di avvicinare i servizi ai cittadini e invece li allontana, parla di tutela dell'utenza debole e invece istituisce parametri di accesso ai servizi che mortifica i più deboli. Parla di riorganizzazione orientata al potenziamento dei servizi e invece ne taglia di fatto il 50% in tutta la Sardegna. Ci troviamo di fronte al dilemma se la circolare Inps dei tagli racconta bugie o se il potenziamento è destinato alle regioni ricche del Nord".

Per Succu e per i sindaci dei dieci comuni dell'Unione, il provvedimento dell'Inps è sbagliato, poiché non tiene conto della peculiarità della Sardegna.
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